Coingas, Merelli e le intercettazioni "Frasi dettate dal clima di tensione"

L’assessore sul banco degli imputati per oltre due ore e mezzo ripercorre le vicende al centro del processo "Il lavoro fatto da Olivetti Rason l’ho visto ma non so se i suoi compensi erano congrui: non sta a me dirlo"

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di Federico D’Ascoli

L’assessore e il presidente. Era il giorno degli imputati Vip al processo Coingas e l’udienza non ha tradito le attese. È toccato infatti ad Alberto Merelli e poi a Franco Scortecci occupare la sedia di fronte al giudice Filippo Ruggiero. Il commercialista aretino che aveva e ha la delega alle Partecipate ha ripercorso in oltre due ore e mezzo di esame il clima rovente che si respirava intorno a Coingas a metà 2019. "Ho deciso, su ’sta storia mi dimetto... avrete sulla coscienza un assessore" aveva detto Merelli in una delle intercettazioni più drammatiche del fascicolo d’inchiesta. L’assessore in aula ha affrontato il tema dei rapporti difficili tra il presidente Franco Scortecci e l’avvocato Pier Ettore Olivetti Rason: non si faceva trovare per discutere delle parcelle, i contatti febbrili di Merelli con il sindaco, il collegio dei revisori e l’avvocato del Comune Stefano Pasquini per ricomporre la questione delle consulenze.

Merelli ha chiesto e ottenuto di poter essere interrogato prima dai propri legali rispetto al pubblico ministero Roberto Rossi. L’avvocato Luca Berbeglia ha affrontato le questioni tecniche e Laura Bonifazi che ha cercato di disinnescare le intercettazioni più delicate, come quella degli "asini che volano devono essere visti da tutti... non solo da chi scrive" con Ghinelli e Merelli che sono al telefono e Pasquini presente insieme al sindaco. Merelli ha indicato nell’avvocato Pasquini il possibile ispiratore dell’espressione: "Questa frase nacque probabilmente da un malessere di Pasquini, che il sindaco ha condiviso, dovuto all’aver visto un importo sicuramente importante destinato allo studio legale. Importo che lui, che aveva fatto l’avvocato di Coingas, non aveva gradito" ha ipotizzato l’assessore. Merelli ha cercato di spiegare anche i contenuti alcune delle intercettazioni scottanti, come quella in cui Rason gli dice: "Abbiamo i soldi, le donne e ora anche Coingas". "Solo una frase goliardica", ha spiegato con imbarazzo.

Il tema portante è quello delle numerose consulenze di Olivetti Rason, 35 tra il 2017 e il 2018, per oltre 400 mila euro che Scortecci si è trovato a dover gestire. Merelli ha detto in aula che il collegio dei sindaci revisori insisteva con Scortecci per avere tutti i documenti relativi alle prestazioni dell’avvocato fiorentino già fatturate: i revisori avevano preannunciato il loro parere negativo al bilancio. A Merelli è stato chiesto anche dell’intercettazione in cui Scortecci gli parla di ”fumo“ sulle parcelle dovute a Rason: "Io il suo lavoro l’ho visto, sulla congruità non avevo le competenze per verificarlo".

Per questo fu coinvolto l’avvocato Pasquini, incaricato di svolgere la valutazione sulla congruità delle consulenze.

"Dalle intercettazioni sembra che noi si vada a chiedere a Rason un favore chiedendo i documenti ma noi avevamo bisogno di dare un valore alle prestazioni per chiudere il bilancio 2018 di Coingas: per questo sia con Rason che con Scortecci ero accomodante".