
Estate all’insegna della riscoperta delle arene: la mappa in città e in provincia
Una poltroncina in prima fila sotto le stelle. È il sale e il pepe del cinema d’estate. Un cinema dove non puoi pretendere che non voli una mosca ma che spesso riconcilia con il grande schermo. C’era una volta l’Eden di luglio, due film per sera, coperte distribuite agli spettatori per vincere il freschetto della mezzanotte. L’Eden c’è ancora e resta la spina dorsale del cinema di stagione. Ma per una volta non è solo. Soffrono le sale d’inverno, rifiatano quelle d’estate. La passione si risveglia a 40 gradi, riempiendo le arene, le piazze e i piccoli paesi. Arene che spezzano il declino, erano praticamente scomparse, ora provano a ritagliarsi un briciolo di futuro. Un film, diceva Hitchcock, è la vita senza tutte le parti noiose? E allora tanto meglio goderselo al fresco. L’Eden è a capotavola: non più con i due film per sera dei tempi d’oro, ma uno sì e quello spesso fa il pieno. Sabato sera per Martone c’era quasi il tutto esaurito, sorprendendo perfino Michele Squillace, gestore ormai rassegnato a ogni cambio di mentalità. Il Mengo ha rinunciato quest’anno alla sua classica coda cinematografica, peccato perché ha sempre portato discreti nomi, ma la provincia batte più di un colpo. A San Giovanni Valdarno a cavallo di Oriente Occidente viene riproposta "La nostra memoria inquieta": due anni fa era stata la ribalta di Spielberg, ora è quella di Tim Burton, il regista della fantasia, con proiezioni settimanali in piazza Battisti. E si rinnova in Valdarno la rassegna cinematografica a Pergine Valdarno, la prima è stasera, con "Parenti, amici e tanti guai": come sempre in piazza del Comune.
Il Valdarno chiama e il Casentino risponde: merito di Capolona e della sua stagione sotto le stelle. Come la vecchia Pievi e Castelli scegliendo ogni volta una location diversa, una piazzetta, un borgo, un campanile, da Bibbiano a Pieve San Giovanni. In scena la comicità toscana, da Benigni a Pieraccioni, da Ceccherini a Nuti. Una risata sotto le stelle, non guasta mai. In campo come tutti gli anni scende anche Tegoleto, da sempre fedele alla sua rassegna cinematografica, nella piazza della chiesa, sotto la regia del Comune di Civitella, tra film premiati ai festival e storie passate un po’ inosservate durante l’inverno. Castiglion Fiorentino intanto ripropone il suo Festival: e stavolta rilancia sotto il Cassero pellicole importanti, dal "Vermiglio" in corsa per gli Oscar al "Berlinguer" di Segre che aveva aperto Venezia, ospitando registi e attori a braccetto con i loro film.
Non molla la presa neanche Sansepolcro, la costola estiva della programmazione del Nuovo Aurora. La lanterna magica si accende come d’incanto nel chiostro di Santa Chiara, tra scorci pierfrancescani e di grande cinema. Partenza giovedì prossimo, finestre anche sul cinema muto e sul mondo Disney, in un carosello di emozioni. Tra queste la più importante: riassaporare il cinema come un rito collettivo, strappato al piccolo schermo e restituito al grande pubblico. E pazienza se qualche mosca continua a volare.
Lucia Bigozzi