MARIA ROSA DI TERMINE
Cronaca

"Ci portò nel negozio Galeazzi e Prandelli" Lo stadio porterà per sempre il suo nome

Delibera al prossimo consiglio. I titolari della macelleria a Siena per salutare la moglie. Era socio della Racchetta: "Ci ospitava spesso". Fabiana commossa: ’Era amico del babbo: finsero lui fosse Bettega e giù autografi. Poi mio padre si ammalò, Paolo fu come un fratello’

di Maria Rosa Di Termine

Ci sarà anche il sindaco di Bucine Nicola Benini, con la fascia tricolore, stamattina a Vicenza per l’ultimo saluto a Paolo Rossi, il campione che in Valdambra aveva messo radici da circa vent’anni. Bandiere a mezz’asta nel giorno delle esequie sulla facciata del municipio, ma niente lutto cittadino. "Era una figura positiva – spiega l’amministratore - e di gioia. Vogliamo ricordarlo così e nella prossima seduta del consiglio comunale, oltre a commemorarlo, porteremo in approvazione una delibera per intitolargli lo stadio. Ne ho parlato con i familiari che hanno approvato questa ipotesi. Sarà quella l’occasione per coinvolgere in un momento collettivo la comunità. D’altronde adesso è impossibile per le norme anti-contagio".

Il sorriso disponibile di Pablito come cifra distintiva dell’uomo che Fabiana L’Abbate, giornalista, insegnante e allevatrice di cavalli, conosce bene. Amica di famiglia, abita a 5 minuti da Poggio Cennina, l’agriturismo gioiello buen retiro del campione del mondo e dei suoi cari. "Un legame nato 20 anni fa con il mio babbo Fabio". Medico stimato, scomparso prematuramente nel 2013 dopo un lungo periodo in coma per una caduta da cavallo.

"In quei quattro anni ci è rimasto accanto con Federica e le piccole. Sempre presenti, sempre disponibili. E del resto lui e mio padre erano molto simili, ottimisti e solari. Amavano stare in mezzo alla gente con la passione per le cose semplici, i valori e il buon cibo. Senza dimenticare un pizzico di goliardia. In un’estate a Punta Ala mentre passeggiavano sulla spiaggia Paolo fu riconosciuto da due persone che si avvicinarono per chiedere l’autografo, concesso volentieri. Poi si girarono, guardarono mio padre e aggiunsero ‘ma c’è anche Bettega!’ Da buontemponi com’erano si scambiarono un’occhiata e autografarono anche a nome di chi non c’era.

Per me che non ho vissuto quel famoso mondiale lui era semplicemente Paolo e ho avuto la fortuna di conoscere prima la persona e poi il personaggio pubblico". Che piaceva a tutti, compresi gli avversari di tifo.

Ad esempio Luigi e Gianmarco Sani, titolari dell’omonima macelleria nel centro di Bucine. "Veniva 2 o 3 volte la settimana – racconta il primo – anche solo per una chiacchierata. E discutevamo di calcio e della Fiorentina anche se lui era per la Juve. Ma non abbiamo mai litigato perché era uno sportivo vero e non un tifoso".

E quando varcò la soglia della bottega insieme a Cesare Prandelli, Gianmarco ebbe un tuffo al cuore. "All’inizio non ci credevo, poi anche lui è diventato nostro cliente. Una volta Rossi è arrivato accompagnato da Giampiero Galeazzi. Se però dovessi scrivere un libro per descriverlo, vista la bella persona qual era le sue gesta atletiche occuperebbero appena poche righe".

Tanti gli episodi di vita paesana nelle parole dei due esercenti passati in breve dalla conoscenza all’amicizia vera e che giovedì, appresa la notizia, sono andati a Siena per esprimere la loro vicinanza alla moglie. "Lui ha davvero dato lustro al paese che lo ha adottato con affetto". Un amore ricambiato spesso con la presenza alle varie iniziative dell’associazionismo locale, da testimonial disinteressato. "Era socio onorario de La Racchetta – afferma il responsabile del gruppo di Protezione civile Piero Ciandella – e se passavamo da Cennina, magari di ritorno da qualche servizio antincendio, con Federica ci ospitava con cordialità e gentilezza.

Lo avevo conosciuto nel mio lavoro all’anagrafe del Comune e stringere un’amicizia è stato naturale. Del resto lui era così con chiunque. In molti a Bucine sapevano della sua malattia, ma proprio per salvaguardare il nostro Paolo abbiamo scelto tutti la via della massima discrezione".