LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Arezzo e il Pnrr, la Asl mette la freccia Centrale operativa al Pionta. Come cambiano i servizi

La palazzina farà da cerniera tra l’ospedale e il territorio, la sede autismo è alle rifiniture. Il nuovo centro prelievi aprirà entro maggio al Baldaccio. In estate i lavori alla Casa della salute

Un medico in una foto di repertorio

Un medico in una foto di repertorio

Arezzo, 10 aprile 2024 – La Asl mette la freccia sulla tangenziale del Pnrr. Le risorse straordinarie sono uguali per tutti ma c’è chi cammina e chi corre. E nel "rione sanità" la squadra guidata da Antonella Valeri e composta da un bel gruppo di tecnici tenta la fuga e guadagna terreno. Intanto domani inaugura la prima opera, una centrale operativa territoriale nuova di zecca.

La palazzina farà da cerniera tra l’ospedale e il territorio, un paracadute per chi esce dalla fase critica del ricovero ma ha bisogno di essere accompagnato nel suo rientro a casa. Di fianco, vengono dati gli ultimi colpi di pennello alla nuova sede per l’autismo, punto di riferimento per le malattie mentali anche dei più piccoli.

Davanti, con il tempo saranno ripristinati i giardini del vecchio Pionta, per il momento simulati al taglio del nastro da una cortina verde, una sorta di trailer del futuro che è dietro l’angolo. Ma la macchina è lanciatissima, perchè di qui a qualche settimana farà le valigie il Centro prelievi. È al San Donato ma proprio di fianco è già cantierata la futura palazzina volano, quella che anticipa il percorso verso il nuovo ospedale. Zona "sesta scala", per ora sede logistica dei reparti sotto i ferri, domani ampliamento del nuovo ospedale.

Il nuovo centro prelievi aprirà entro maggio sopra al Baldaccio, mancano solo delle attrezzature tecniche. Accanto, entro l’estate partiranno i lavori alla nuova casa della salute. La prima e unica è in via Guadagnoli, di trasloco.

La palazzina va ristrutturata, entro giugno sarà vuota. Cup e servizi domiciliari si trasferiranno in via XXV aprile ma prima c’è da ritagliare spazio per gli ambulatori in via Curtatone.

Proprio lì dove sono nate generazioni di aretini, finora c’era il centro direzionale, ormai trasferito in via Calamandrei, nella palazzina ex Eutelia.

Un primo piano da sistemare e poi avanti con la nuova mossa del "monopoli" sanità, anzi di un domino avvincente tra le corsie perchè tutto procede in sequenza, e con un passo puntuale rispetto ai tempi previsti.

Con il blocco chirurgico già in fase di cantiere e il nuovo pronto soccorso da inaugurare forse nel corso dell’estate, con il suo open space in stile Er (e sedici postazioni dotate di monitoraggio costante dei pazienti e strumenti di altissima tecnologia), prende corpo l’Emergenza da telefilm in stile di Chicago. Mentre dal Pionta si prepara il trasferimento delle serre, fiori destinati ad arricchire l’area del Duomo vecchio, per lasciare spazio all’Hospice, l’ultima stazione delle malattie più gravi.

Un mosaico composito nel quale il Pionta ha la grande occasione di ritrovare un’anima, quella di area verde più bella della città. Lo schema che si profila: rinunciando alla palazzina delle suore, che sembra viaggiare verso la demolizione, in favore di un centro di salute mentale da terzo millennio, senza alcuna parentela con il vecchio manicomio, la cui chiusura ha fatto di Arezzo una straordinaria città pilota dell’intuizione di Pirella e Basaglia. Sotto le stelle del Pnrr, meno cadenti e più reali dalle parti del "rione sanità".