Ceccarelli: "Stop a veti e appartenenze, solo valutazioni tecniche"

Ceccarelli: "Stop a veti e appartenenze, solo valutazioni tecniche"

Ceccarelli: "Stop a veti e appartenenze, solo valutazioni tecniche"

Da sempre può vantare una sorta di copyright sull’idea e sul nome Medioetruria. Vincenzo Ceccarelli (nella foto), quando nacque Mediopadana a Reggio Emilia tra il 2010 e il 2013, era assessore regionale ai Trasporti e rilanciò subito l’idea per la Toscana. Lavoro che si concluse con uno studio tecnico che indicava Rigutino come soluzione migliore. Oggi, da capogruppo Pd, non si sottrae a una riflessione sull’avvio del tavolo tecnico fissato il 30 giugno.

Ceccarelli, si parte finalmente...

"Saluto con fiducia il passaggio avvenuto ieri tra i due governatori e ministro. C’è da augurarsi che non si ragioni su appartenenze politiche o convenienze di parte: il tavolo tecnico dovrà basare ogni decisione su parametri economici e di sostenibilità ambientale che Rigutino rispecchia in pieno".

Le due Regioni sono divise, non solo dal punto di vista degli schieramenti. Adesso l’Umbria ha virato su Creti.

"Il nuovo piano dei trasporti che sta circolando è in realtà un documento preliminare che deve ancora passare dal consiglio regionale. Nell’altro documento, ancora in vigore fino al 2024, l’indicazione di Rigutino era inequivocabile. Pensi che nel documento c’è una mappa dei bacini di utenza in cui si considera Fano ma non Bibbiena e il Casentino, per fare un esempio".

L’unica strada per uscire dalla contrapposizione è affidarsi alle valutazioni tecniche. Ma gli assessori Baccelli e Melasecche saranno presenti al tavolo. Che ne pensa?

"Non è negativo se si farà una scelta che abbia solide basi tecniche, prima ancora che politiche. Pensare di individuare una localizzazione che non preveda l’interscambio tra linea lenta e alta velocità, in un momento in cui al centro del dibattito c’è la mobilità sostenibile, sarebbe anacronistico. Si lascino lavorare i tecnici e poi, dati alla mano, la politica faccia fino in fondo il suo lavoro".

f.d’a.