
Vigili del fuoco in azione
Arezzo, 2 novembre 2016 - Qualcosa si è fatto per ridurre il rischio dei terremoti, ma non basta. La situazione di Arezzo l’abbiamo già illustrata: su 144 edifici di rilevanza strategica in ben 121 non è neppure iniziata la verifica sulla loro capacità di resistere a un’eventuale scossa sismica. Con una chiosa paradossale: non controllata la caserma dei vigili del fuoco, ovvero di coloro che per primi intervengono in caso di calamità naturali. Ma se il capoluogo non ride, anche il resto della provincia ha poco di che festeggiare.
Con diversità sensibili da comune a comune: Sansepolcro, ad esempio, occupa il podio delle amministrazione virtuose, lì gli interventi fatti sono stati a decine e rimane poco o nulla di scoperto. Stesso discorso vale per la Valtiberina in genere pur se non mancano casi in apparenza eclatanti: a Monterchi, ad esempio, non è stato sottoposto ad alcuna verifica il museo della Madonna del Parto in via della Reglia: ma in questo caso c’è la spiegazione perché il capolavoro è ben protetto da una struttura in cemento armato che pure continua a risultare nell’elenco degli interventi neppure programmati pubblicato sul sito della Regione.
In provincia di Arezzo, vengono segnalati 289 edifici per i quali non sono stati attivati i programmi regionali, anche se una parte di essi è stata costruita dopo il 1984. Restando sul terreno del patrimonio culturale e artistico, rimangono a potenziale rischio monumenti di fondamentale rilevanza, uno su tutti il castello di Poppi, risalente al XIII secolo, orgoglio e vanto del Casentino.
Ma l’allarme vero suona per le scuole. Iniziando dalla Vadichiana aspettano rilevazioni antisismiche 5 scuole materne nel comune di Castiglion Fiorentino. A Civitella lo stesso discorso vale per le materne di Oliveto e Pieve al Toppo oltre che per la scuola media di Badia al Pino. A Cortona sono all’asciutto cinque materne del comunale, la scuola elementare e media della Fratta, la Giappicchini», la «Berrettini-Pancrazi», per non parlare dell’isttiuto tecnico agrario delle Capezzine e del Tecnico Commerciale.
Pure a Monte San Savino situazione non rosea: scoperte le primarie Magini e di Alberoro oltre alla secondaria Contucci. In Valdarno, a Montevarchi, nessun intervento svolto o progettato nel complesso dei licei, al professionale, alle elementari del Pestello, di Levanella e di Mercatale.
A San Giovanni nell’identica condizione di trovano l’Itc, l’Itis, le Magistrali, l’Ipsia, la primaria Rodari. va peraltro detto che il Valdarno non rientra nelle aree a maggior rischio sismico. In Casentino a Bibbiena scoperti teatro Dovizi e biblioteca comunale, a Poppi il già citato castello e la biblioteca. Ciliegina nella torta, in gran parte dei comuni della provincia sono rimasti senza verifiche le sedi dei municipi.
d Sergio Rossi