Caserma dei vigili, tutto da rifare. Stop al contratto: un nuovo appalto. Baldaccio, scatta la demolizione

La giunta decide la sterzata sulla sede della municipale per "inadempienza dell’azienda". Ma il sindaco non molla su via Filzi. Doppia canna: la conclusione tra dicembre e gennaio.

Quella caserma non s’ha da fare? Per ora il bilancio della travagliata storia di via Filzi dice questo. Una sede dei vigili voluta fortissimamente dal sindaco Alessandro Ghinelli e contestata con forza dall’opposizione, proprio per la scelta di una strada minore del quartiere Saione. Ma anche un cantiere che nei fatti non decolla mai. E ora si ferma.

Lo avevamo anticipato all’inizio dell’estate: la direzione era quella di andare ad una risoluzione del contratto, un leasing in costruendo di quelli che spesso aiutano le amministrazioni a garantire opere pubbliche anche al di là delle risorse limitate degli enti locali, grazie a privati e istituti bancari. E alla fine la giunta ha detto stop.

Un atto nel quale punta il dito sulle "inadempienze e sui ritardi dell’azienda". Secondo il primo, ottimistico cronoprogramma tutto avrebbe dovuto essere concluso al 2 ottobre del 2022, compresi taglio del nastro e pasticcini. Un anno dopo siamo al palo o quasi.

E la forma che la giunta sceglie già di per sé è particolare: perché in teoria potrebbe essere il dirigente di turno a sbarrare la storia con una riga finale. Ma vista la delicatezza della matassa ecco la scelta di un atto politico vero e proprio che descrive in tutti i dettagli i motivi della scelta. Quasi ponendo le basi di una risposta ad eventuali ricorsi, sempre che arrivino.

Si parla di un’operazione della quale finora è stata completata una parte non superiore ai trecentomila euro sui milioni previsti per tagliare il traguardo. Si parla di una sospensione dei lavori per 414 giorni, dei quali solo una fettina giustificabili, almeno secondo l’analisi del Comune.

Si parla di un’estate che doveva essere quella della ripartenza forte e che invece vede il cantiere in stand by, appeso ad un filo. Che a questo punto si spezza.

Ma il sindaco Ghinelli non fa dietrofront sulla sede di via Filzi, almeno all’inizio il pomo del contendere. E c’è una frase della delibera che ne tradisce, anzi rivela, le intenzioni. "La giunta comunale delibera, con separata ed unanime votazione, di rendere il presente atto immediatamente eseguibile, in quanto l’approvazione del progetto è finalizzata all’attivazione della procedura di gara per l’affidamento dei lavori".

Insomma, ripartire e stavolta con un appalto vero e proprio, del quale andranno trovati i finanziamenti. Nel mezzo c’è il passaggio burocraticamente non facile di sbrogliarsi da un vincolo con l’associazione temporanea di imprese che in teoria avrebbe dovuto dare alla polizia municipale una nuova casa.

Per un’opera pubblica che affonda nelle sabbie mobili di via Filzi, un’altra che entra nella stretta decisiva: la doppia canna del Baldaccio. Il nuovo tunnel già inquadra dal multipiano Pescaiola e viceversa. È in corso di completamento la rotatoria di svincolo, poi almeno per quello i giochi saranno fatti.

A quel punto il secondo by pass sarà quello unico sempre in uscita dal centro e comincerà la demolizione di metà di quello vecchio, per completare l’operazione. I tempi di inaugurazione dovrebbero andare da dicembre alla fine di gennaio. Preceduti dall’apertura al Baldaccio del nuovo centro prelievi. Almeno quello, di sicuro s’ha da fare.