LUCA AMODIO
Cronaca

Case sequestrate alla mafia. Nuova vita per 39 alloggi: "Spazi per famiglie in difficoltà"

Al sindaco De Palma consegnate le chiavi di diciotto appartamenti e ventuno box auto. Allo studio un progetto di ristrutturazione. Ospiteranno anche le associazioni di volontariato. .

Case sequestrate alla mafia. Nuova vita per 39 alloggi: "Spazi per famiglie in difficoltà"

Consegnate al sindaco di Marciano le chiavi dei 39 locali sequestrati alla mafia nel 2020: si tratta di 18 appartamenti e 21 box. Il provvedimento era scattato nel 2011 ed era stato reso definitivo nel settembre del 2020 dalla Corte di Cassazione. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori le case erano state costruite da una società ritenuta vicina a dei clan della camorra con sede in Campania ma con la loro rete di affari che si estendeva fino all’Aretino. Dopo più di 13 anni e al termine di una lunga vicenda giudiziaria, l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione di beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata ha consegnato i locali della frazione di Cesa all’Amministrazione comunale che ha già presentato un progetto alla Regione Toscana per reperire i fondi necessari alla sistemazione degli appartamenti e alla riqualificazione dell’intera area.

L’obiettivo è *+utilizzare gli immobili per scopi sociali. "Una parte degli appartamenti sarà destinata all’edilizia popolare, garantendo l’accesso a una casa dignitosa a famiglie bisognose, mentre un’altra parte sarà assegnata ad associazioni del territorio, le quali potranno usufruire di questi spazi per svolgere attività culturali, sociali e ricreative a beneficio della comunità", spiega il sindaco di Marciano, Maria De Palma. L’investimento richiesto ammonta a circa 500mila euro e soltanto adesso che i locali sono rientrati nella disponibilità del Comune, l’amministrazione potrà richiedere il finanziamento alla Regione.

Tra i progetti in fase di bozza c’è, oltre la strada degli alloggi Erp, anche quella di dare nuovi spazi alle associazioni del territorio, come quelle che si occupano di donne che hanno subito violenze di genere, ma anche l’idea di creare un presidio sanitario dislocato. "Questo è un giorno storico per Marciano della Chiana - ha aggiunto De Palma - la restituzione di questi immobili al nostro comune simboleggia la vittoria della legalità sulla criminalità organizzata". "Vogliamo trasformare questo episodio oscuro in una nuova opportunità di crescita e sviluppo per Marciano della Chiana - ha aggiunto Monica Cardini, vice sindaco di Marciano della Chiana - in questi cinque anni, l’Amministrazione ha dedicato energie considerevoli per portare a termine questo percorso giuridico, dimostrando la nostra ferma volontà di difendere i diritti dei cittadini e la nostra comunità".