Case, è caccia agli immobili con giardini e terrazze

Come è cambiato il mercato immobiliare post Covid. Viaggio con le agenzie immobiliari tra quartieri, prezzi e metrature

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Arezzo, 10 settembre 2021 - Terrazza o giardino. Tra 80 e 100 metri quadri, meglio se vicino al centro. E’ questa la richiesta tipo per appartamenti e villette in città. Con un paradosso. Se il mercato immobiliare post Covid appare in fermento, spesso si fa fatica a reperire l’oggetto richiesto. Colpa delle chiusure, di dad e smart working che ci hanno costretti in casa e che ci hanno fatto apprezzare le abitazioni con spazi aperti. Tanto che ora chi vuol comprare casa, in primis gli under 35 agevolati dai mutui, vuole per forza dotarsi di terrazze e giardini.

“Il mercato immobiliare è cambiato dopo le chiusure – dice Angelo di Bartolomeo dell’agenzia immobiliare di via Pisana e segretario provinciale Confabitare -  senza terrazza e un po’ di giardino non si vende più nulla. Sempre per effetto del Covid adesso tutti hanno un animale domestico, altro motivo per chiedere spazi aperti. E’ vero poi che si ci sono molti giovani che chiedono un mutuo, ma non scordiamo che le garanzie sono sempre richieste. Un problema grosso riguarda la lentezza delle istruttorie. Ma qualcosa ora si muove e chi ha aspettato che i prezzi scendessero adesso compra”.

I prezzi? Si parte da un minimo di 700-1000euro al metro quadro per l’usato, fino a 1300-1400 euro delle zone considerate di pregio come il Giotto.

“Il nuovo è poco disponibile – spiega Di Bartolomeo -  Escludendo Saione e dintorni dove i prezzi sono anche sotto mille euro al metro quadro, le zone che piacciono vanno tutte molto bene: da via Fiorentina alla Marchionna, il Pantano e il Pantanino. Meno richiesta la periferia. 

Quanto alle metrature si cercano dai 50 fino a 90 metri quadrati, più difficili le richieste per immobili più grandi, anche perché le famiglie sono più piccole magari con un figlio solo, le esigenze sono cambiate. Una famiglia tipo oggi chiede una casa sugli 80 metri”. E il budget medio, spiega Confabitare, va da 80 a 100mila euro in base alla zona, all’usato o al nuovo.

“Chi acquista in genere è una famiglia giovane – dice di Bartolomeo- ma ci sono anche gli stranieri che hanno colonizzato alcune zone come il quartiere San Donato e le zone intorno all’ospedale.  In generale il mercato è ripartito dopo lo stop degli ultimi due anni. Vanno benissimo anche gli affitti. Anche qui il problema è la mancanza di appartamenti disponibili nonostante la richiesta. Un fenomeno che è dovuto al blocco degli sfratti che c'è stato e al fatto che molti proprietari hanno paura ad affittare dopo aver passato due anni senza riscuotere. Per un affitto i prezzi vanno da 350 fino a 550 euro al mese in base alla grandezza e alla zona: si va dal monolocale all’appartamento e il prezzo lo fa il pregio dell’oggetto”.

Richiestissimo anche il centro storico dove il problema non è la richiesta ma il reperire immobili da vendere. “Tutti cercano lo spazio aperto, la terrazza o il giardino – dice Federico Bastieri di Italybroker – ma questo è più complicato in centro storico dove la richiesta resta altissima ed è ripartita subito dopo il lockdown già dal 2020. Qualcosa si muove adesso anche per gli under 35 grazie ai mutui agevolati. In centro storico una cifra media delle compravendite si posiziona sui 250mila euro per un immobile di pregio ristrutturato ma la cifra può volare soprattutto se c’è uno spazio esterno. Alta la richiesta per 100 metri quadri con giardino che però si fanno fatica a trovare in centro”.

Spazi aperti e terrazze. La richiesta è sempre la stessa anche fuori dal centro storico. “Le richieste sono altissime sia per case con giardino che con terrazza – dicono Marta Aramini e Serena Ridolfi di Progetto Immobiliare – ma ci sono pochi appartamenti in vendita e questa è la difficoltà nonostante la domanda sia alta. Tra le zone più richieste quelle limitrofe al centro, Tribunale, via Romana, viale Santa Margherita. E la domanda è sempre per metratura tre 80 e 100 metri quadri, due o tre camere e due bagni, villettine o terratetti. Anche i mutui sono ripartiti e le banche sembrano più disposte a concederli”.