SANSEPOLCRO
Cronaca

Cammini in salsa europea. Sansepolcro si candida al circuito acchiappaturisti

L’obiettivo dell’amministrazione comunale: missione del presidente Antonelli. A Santiago de Compostela il confronto con chi gestisce i vari percorsi.

Cammini in salsa europea. Sansepolcro si candida al circuito acchiappaturisti
Cammini in salsa europea. Sansepolcro si candida al circuito acchiappaturisti

di Claudio Roselli

Inserire quelli di Francesco nella federazione europea dei Cammini, al fine di inserire e la Valtiberina Toscana in un circuito virtuoso, assieme a molti altri cammini di carattere religioso (e non) di tutta Europa.

È l’obiettivo dell’amministrazione comunale biturgense, che nei giorni scorsi ha inviato il presidente del consiglio, Antonello Antonelli, a Santiago de Compostela, la città spagnola della Galizia conosciuta per essere l’approdo del più famoso fra i Cammini; qui, il presidente Antonelli ha incontrato la dirigenza dell’azienda "Xacobeo" del governo galiziano, preposta alla gestione generale dei Cammini di Santiago. Tutto questo è stato possibile grazie alla collaborazione di Giovanni Tricca (presidente dell’associazione "I Cammini di Francesco in Toscana") e di Marco Cestelli, i quali da tempo e con grande attenzione si adoperano per lo sviluppo dei Cammini di Francesco, con attenti studi di settore e di impatto economico, testimoniando da tempo l’importanza di insistere nell’attivare una guida unica per la crescita armonica dell’itinerario stesso. Ad accogliere Antonelli c’erano il direttore, Ildefonso de la Campa Montenegro e il dirigente dottor Francisco Singul.

"Nel corso del colloquio – ha ricordato il presidente dell’assemblea di Palazzo delle Laudi – c’è stato un importante scambio di informazioni sulle caratteristiche tecniche di gestione dei due cammini religiosi che ci accomunano. I dirigenti spagnoli ben informati relativamente ai Cammini di Francesco, hanno ottenuto da me maggiori informazioni riguardo alla gestione complessiva italiana, carente sotto il profilo di una ‘governance’ univoca, che possa, come a Santiago, dirigere in modo uniforme lo sviluppo e la gestione dei Cammini di Francesco tra le varie Regioni coinvolte, oltre a quelle relative alla particolare collocazione rispetto ai cammini stessi, con le ataviche carenze di infrastrutture di collegamento, nonostante una importante collocazione baricentrica, rispetto ai vari percorsi verso la città di Assisi"