LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Caccia al volto del killer nei video. È coperto ma il cerchio si stringe

Indagini serrate dei carabinieri sul delitto Seipio: al setaccio le riprese delle telecamere. Oggi a Siena l’autopsia

Caccia al volto del killer nei video. È coperto ma il cerchio si stringe
Caccia al volto del killer nei video. È coperto ma il cerchio si stringe

Il volto dell’assassino è nei video delle telecamere. Le scene della maxi rissa nel piazzale della discoteca dove all’alba è stato ucciso Joel Ramirez Seipio, sono in mano agli investigatori. Hanno già identificato venti persone che domenica, poco prima delle 7, erano in quel piazzale dove si è scatenato l’inferno. Sono convinti che tra di loro ci sia l’assassino: l’uomo che ha lanciato un pezzo appuntito di narghilè in vetro che ha colpito Joel alla gola e non gli ha dato scampo.

La caccia all’uomo è serrata e le ore che passano servono a stringere il cerchio sul killer del trentotenne, arrivano a Montevarchi da bambino e cresciuto a pane, studio, lavoro e sport. Joel era perfettamente integrato e nella città valdarnese aveva scelto di ricostruire la sua vita insieme alla famiglia e alla figlia. Lavorava in una ditta di ponteggi e tutti lo descrivono come un ragazzo d’oro. Dagli imprenditori che, appena diplomato all’Ipsia, gli avevano insegnato il mestiere, agli atleti della squadra di basket - la Fides - dove Joel giocava ed era diventato il "terrore numero uno" degli avversari per quel tiro a doppia mano che lasciava tutti indietro.

Nei video al setaccio degli specialisti dell’Arma, c’è la risposta al delitto. E il cerchio si stringe. Le indagini vanno avanti senza sosta, sconfinando anche nel resto della Toscana e in Umbria. Intanto oggi è prevista l’autopsia sulla vittima che sarà eseguita all’istituto di medicina legale di Siena. Le indicazioni che fornirà l’esame saranno fondamentali per ricostruire con esattezza l’accaduto. Dettagli preziosi per i carabinieri che da domenica non mollano la presa, puntando alla soluzione del caso. Dettagli importanti per la pm Francesca Eva che coordina l’inchiesta.

Sabato sera, Joel Ramirez Seipio era arrivato al locale di Terranuova, poco distante dal casello Valdarno dell’A1, per partecipare al concerto di un rapper molto seguito dai dominicani. E l’evento aveva richiamato nella cittadina valdarnese moltissimi connazionali da tutta la Toscana e dalle regioni del centro Italia. È in questo contesto che è scoppiata la maxi rissa. Tutto è partito dalla lite tra due ragazze che ha attirato l’attenzione delle rispettive comitive di amici, coinvolti nell’escalation di violenza culminata con l’uccisione del trentottenne, in quel piazzale dove sono volate sedie, stoviglie, e quel frammento di narghilè che ha spezzato la vita di un giovane padre.

I carabinieri hanno effettuato un nuovo sopralluogo sul piazzale dell’omicidio guidati dal comandante provinciale Claudio Rubertà e dal tenente Tommaso Forziati della Compagnia di San Giovanni Valdarno. Un sopralluogo finalizzato a raccogliere tutti gli elementi necessari per dare un volto all’assassino.

Sono ore decisive per la svolta che in molti attendono: dalla famiglia del trentottenne, piegata dallo strazio della perdita, ai tanti amici valdarnesi, tra i quali gli atleti del Gioco del Pozzo, che ricordano Joel con grande affetto e sofferenza.

In quei video c’è la traccia del killer e l’impressione è che tutto stia correndo verso l’ultimo atto.