GAIA PAPI
Cronaca

Caccia agli odori, esclusi i residenti. I "nasi" saranno formati da esperti

Così il test a San Zeno. La ditta vincente è specializzata: dopo la selezione parte la fase di preparazione. La selezione dei candidati e le regole d’ingaggio. Pronta una app per monitorare tutti gli spostamenti. .

Caccia agli odori, esclusi i residenti. I "nasi" saranno formati da esperti

Caccia agli odori, esclusi i residenti. I "nasi" saranno formati da esperti

Cercasi annusatori per individuare l’origine dei cattivi odori che da tempo tormentano residenti di San Zeno e dintorni. "Stiamo reclutando nasi per Arezzo", lo scrive nel proprio sito la Ecol Studio-Gruppo Lifeanalytics , azienda di Lucca che da anni opera con successo nell’ambito della qualità e sicurezza del prodotto, delle analisi ambientali e della sicurezza sul lavoro.

In questo caso, ha vinto il bando lanciato dal Comune per condurre un’indagine olfattometrica per capire l’origine dei cattivi odori che da tempo lamentano i residenti della zona di San Zeno. Spetterà all’azienda raccogliere le candidature, valutarne le competenze e poi analizzare quanto emerso. Sarà un’indagine indipendente, ne rispetto della normativa e su base scientifica. La volontà di dar vita ad un’indagine, il sindaco Ghinelli l’aveva espressa a luglio: "Per avere contezza dell’origine e della diffusione dei cattivi odori". Quindi il bando, vinto dalla ditta di Lucca e l’amministrazione comunale che ha messo a budget circa 60mila euro per l’indagine.

Ed eccoci ad oggi. Alla ricerca di "nasi" per rilevare gli odori tipici che sono oggetto di ripetute segnalazioni da parte dei cittadini delle frazioni di San Zeno, Le Poggiola e Chiani. Si potranno candidare i residenti da tutta la provincia ma il candidato non dovrà avere coinvolgimenti con la problematica degli odori. Quindi non potranno essere coinvolti i residenti delle zone da cui arrivano le segnalazioni. Insieme a loro, esclusi anche amici e parenti. Sul sito della società lucchese si legge che tra i requisiti necessari ci deve essere anche "l’assenza di conclamate affezioni dell’apparato respiratorio (asma, allergie, ecc.)".

Quando i candidati avranno espresso la disponibilità, si sottoporrà il loro naso ad un test di soglia olfattiva media (composto da 3 incontri da 45 minuti) e riconoscimento degli odori (dopo una fase di addestramento). Una volta selezionati in base alla sensibilità olfattiva, i candidati saranno formati a riconoscere gli odori oggetto delle segnalazioni. Il loro lavoro sarà quello di effettuare rilevazioni di odore secondo un programma stabilito e su una griglia di punti di controllo predeterminati. L’obiettivo finale è quello di produrre una mappa di frequenza e intensità degli odori. Una volta sul campo, gli annusatori dovranno però rispettare le regole d’ingaggio. Tra queste, il divieto di bere alcolici prima e durante l’esecuzione della prova, nè essere affamati o assetati. Non si dovranno consumare cibi fortemente saporiti o utilizzare cosmetici eccessivamente profumati. Niente fumo, cibi e bevande (eccetto l’acqua) o fare uso di gomme da masticare e caramelle da 30 minuti prima e durante l’esecuzione della prova. Niente analisi, ovviamente, in caso di raffreddore.

I rilievi dureranno sei mesi, dal 15 febbraio al 15 agosto. In questa fase l’impegno sarà di circa due ore e mezzo al giorno, non tutti i giorni. In quelle ore il candidato dovrà camminare in percorsi stabiliti e fermarsi per annusare in punti indicati, nelle date e negli orari richiesti. Gli spostamenti saranno monitorati dalla centrale attraverso una app alla quale saranno registrati. Anche perchè l’incarico è un vero e proprio lavoro. Con tanto di contratto e di retribuzione oraria. Retribuzione che aumenterà del 50% quando i sopralluoghi saranno eseguiti di notte. Quanti annusatori servono per l’indagine olfattometrica? Non un gran numero, da quattro a otto per stanare la causa della puzza.