Borgo d’Arnolfo: c’è una speranza

Ripartono finalmente i lavori dopo anni di abbandono. I progetti dell’immobiliare. fiorentina titolare dell’area

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Luce e vita tornano nel costruendo Borgo d’Arnolfo. E dopo un decennio di abbandono per le note vicende di fallimento della ditta che l’aveva acquistato, il vecchio ospedale Alberti, si riparte con nuove idee. Sono stati ripuliti tutti gli spazi, eliminate le molte piante che si erano alzate fino alle cime della struttura, alta quattro piani. I sangiovannesi ne chiedevano da anni interventi decisivi. Lì vi si era formata una sorta di foresta, un ricettacolo per animali di ogni specie. E la struttura era diventata anche a rischio per inizio Corso Italia, lato sud. Quindi, fatte le opere propedeutiche per la ripresa dei lavori, la nuova proprietà, un’immobiliare fiorentina, inizierà le opere del suo progetto per terminare il Borgo. Indiscrezioni parlano di una piazza centrale diversa, abitazioni di vario tipo, giardini, parcheggi al piano interrato, uffici ed altri edifici. Resterebbero la continuazione di Via Mannozzi a fianco della linea ferroviaria, il nuovo ponte sul Borro della Madonna, che mette in comunicazione le Vie Martiri della Liberà e 2 Giugno. L’amministrazione comunale diretta dal primo cittadino Valentina Vadi, è stato detto da tempo, varerà un nuovo piano della viabilità nella zona sud della città, che finora non è stato possibile attuare, causa la stop dei lavori del Borgo. La zona occupata dal nuovo Borgo ha una superficie di 7 mila metri quadrati ed un volume di 35 mila metri cubici. Ci sono volute tante aste prima dell’aggiudicazione della struttura al nuovo proprietario. La prima vi fu nel maggio 2015, con prezzo base di 6,8 milioni euro. Erano scadute anche le licenze edilizie del Comune. L’ azienda aveva acquistato il vecchio ospedale ‘Alberti’ per un costo superiore ai 4 milioni di euro. L’ultima asta, quella dell’acquisto, è scesa a meno di un milione. Ora si riparte con nuove idee e progetti.

Giorgio Grassi