CLAUDIO ROSELLI
Cronaca

Battaglia serrata contro l’eolico. Associazioni e comitati nazionali uniti per proteggere l’Appennino

Si chiama "transizione energetica senza speculazione" ed è una coalizione interregionale di 36 gruppi. Nasce dalla necessità di salvaguardare i territori dall’impatto degli interventi. Pronta la mobilitazione .

Battaglia serrata contro l’eolico. Associazioni e comitati nazionali uniti per proteggere l’Appennino

Si chiama "transizione energetica senza speculazione" ed è una coalizione interregionale di 36 gruppi. Nasce dalla necessità di salvaguardare i territori dall’impatto degli interventi. Pronta la mobilitazione .

La battaglia contro l’eolico industriale selvaggio sui crinali dell’Appennino al confine fra Toscana e Romagna si fa sempre più serrata, tanto che anche le associazioni, i gruppi e i comitati (sorti in entrambe le regioni) contrari a questa soluzione si sono uniti nella Coalizione interregionale Tess (Transizione Energetica Senza Speculazione).

Si tratta di Italia Nostra (sezioni Valmarecchia, Forlì, Cesena, Arezzo e Firenze), Wwf (sezioni di Rimini e di Forlì-Cesena), I Cammini di Francesco in Toscana, Associazione Culturale D’là dé Foss, Crinali Bene Comune e Appennino Sostenibile. Nel Montefeltro sono otto i progetti di impianti eolici per complessivi 58 aerogeneratori di grandissima taglia (dai 180 ai 200 metri di altezza, due volte la torre degli Asinelli di Bologna) per i quali sarebbe necessario l’abbattimento di ettari di boschi con conseguenti danni incalcolabili all’ambiente e al paesaggio. Progetti presentati nonostante le aree di impianto siano in vincolo idrogeologico per le innumerevoli frane e dissesti che si verificano puntualmente in occasione degli eventi atmosferici di forte intensita`, sempre piu` frequenti.

Gran parte di questi aerogeneratori sarebbero collocati in Toscana - ma al confine con le Marche e la Romagna - e il primo progetto, denominato Badia del Vento, e` giunto alla terza conferenza dei servizi, per cui potrebbe essere autorizzato a breve dalla Toscana, nonostante i pareri negativi di tutte le maggiori istituzioni dell’Emilia Romagna. "La situazione e` paradossale – si legge nella nota congiunta - perchè incentivi miliardari rischiano di materializzarsi in mega centrali eoliche nelle stesse zone per le quali, in passato, le autorizzazioni sono state puntualmente negate proprio a causa del dissesto idrogeologico e ai danni all’ambiente e al paesaggio. La "Citta` del Sole", edificata da Cosimo I de’ Medici sul Sasso Simone e il paesaggio millenario si ritroverebbero snaturati dalle enormi pale eoliche previste nel Montefeltro".

Il 6 settembre scorso, i rappresentanti di comitati e associazioni provenienti da varie zone della Toscana e della Romagna si sono riuniti con l’assessore all’ambiente della Regione Toscana, Monia Monni, per discutere sulle aree idonee e non idonee all’installazione di impianti eolici e fotovoltaici industriali. Questo incontro ha dato vita alla Coalizione Tess (Transizione Energetica Senza Speculazione), un’iniziativa che riunisce 36 realta`, tra associazioni di importanza internazionale, nazionale e comitati locali, preoccupati per l’impatto delle nuove installazioni su terreni agricoli e sulle aree naturali. La Coalizione Tess nasce dalla necessita` di proteggere i territori dall’impatto devastante delle speculazioni energetiche attualmente in atto.