Basista e buco nella rete, così la maxirapina dei diamanti ad Arezzo

Le indagini sul colpo tra San Giuliano e via Marco Perennio. Vertice in prefettura sulla sicurezza, Benvenuto (Consulta): "Collaboriamo"

La Diamond Import dopo il colpo del 20 novembre

La Diamond Import dopo il colpo del 20 novembre

Arezzo, 30 novembre 2022 - A dieci giorni di distanza dalla maxirapina con sequestro-lampo tra San Giuliano e via Marco Perennio emergono ulteriori particolari sulla domenica di terrore che ha fruttato ai banditi oltre un milione di euro.

Gli inquirenti stanno cercando tracce di un basista che potrebbe aver aiutato i ladri a raccogliere tutte le informazioni necessarie sulla famiglia Cianchi, titolare della Diamond Import. Sulle indagini vige il più stretto riserbo: la polizia sta passando al setaccio tutte le possibili tracce, anche digitali, lasciate dalla gang di ladri con accento dell’Est europeo. I banditi si sono introdotti nella lussuosa villa tra Ruscello e San Giuliano tramite un buco praticato nella recinzione del giardino. Poi hanno iniziato a svuotare la casa con la minaccia delle armi e hanno condotto la signora Rossana fino all’azienda a due passi da Porta San Lorentino e si sono fatti aprire la cassaforte dei diamanti.

Un colpo che ha gettato nello sconforto le tante famiglie aretine che vivono nel settore orafo. Per questo lunedì sera il prefetto Maddalena De Luca ha organizzato un vertice sulla sicurezza degli orafi. Il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica ha affrontato la situazione in cui si è venuto a trovare il settore dei preziosi. Erano presenti alla riunione i rappresentanti della Consulta orafa, il presidente Mauro Benvenuto per Cna, Giordana Giordini di Confindustria, Luca Parrini per Confartigianato, Liala Basagni di Confcommercio Arezzo. "A nome della Consulta orafa aretina – dichiara il presidente Mauro Benvenuto – esprimo tutto il nostro apprezzamento per questo incontro: istituzioni, forze dell’ordine e rappresentanti delle imprese, insieme, sono la risposta forte di un territorio che alza il livello di attenzione in un’ottica di squadra, ciascuno per la propria parte e nel proprio ruolo".

"Accogliamo l’invito del prefetto e del questore a sensibilizzare le nostre imprese sul tema della sicurezza per evitare il ripetersi di rapine come quelle avvenute ai danni della Diamond Import – puntualizza Benvenuto – attraverso le nostre associazioni solleciteremo le aziende ad alzare la soglia di attenzione sull’efficienza dei sistemi di videosorveglianza e degli impianti di allarme, prestando massima prudenza, anche segnalando alle forze dell’ordine auto o persone sospette vicino alle aziende".

Un caso che ricorda l’ondata di furti di oltre dieci anni fa: "Dopo quegli episodi – conclude Benvenuto – le aziende orafe hanno adeguato i propri sistemi di sicurezza ai più alti standard tramite sistemi altamente tecnologici; dobbiamo comunque mantenere alta l’attenzione soprattutto nei momenti di apertura e chiusura delle aziende. L’impegno delle forze dell’ordine è notevole, da parte nostra esprimiamo massima fiducia nel lavoro di indagine in atto e manifestiamo tutta la volontà di collaborare, aumentando appunto i controlli e le reti di sicurezza".