Arezzo prende tempo sulla super multiutility Via all’esame ma le perplessità sono politiche

L’assemblea di Estra rimanda all’esame del piano. Macrì: "Ora valutazioni in Coingas, buono il progetto, dubbi sulle modalità"

di Sergio Rossi

Sì al bilancio di Estra, nulla di definitivo sul progetto di costituire una super multiutility toscama. E le maggiori perplessità, sia pure non esplicitate in modo plateale, arrivano da Arezzo. "E’ stata un’ottima assemblea che ha dato il via libera a un grande bilancio" ha commentato Francesco Macrì, il presidente aretino della società del gas. Macrì è è molto prudente sulla nascita della multiutility. "Siamo ancora nella fase di studio - commenta - anche se il progetto è potenzialmente ottimo. Bisogna però approfondire le modalità con cui eventualmente dovrà essere approvato, in particolare in relazione alle autonomie dei soci che attualmente esprimono le componemti di Estra. Adesso le risultanze del dibattito verranno presentate ai comuni soci nella prossima assemblea di Coingas e ognuno farà le sue valutazione".

Gli aretini, però, forti del loro 25,14% di Estra, escludono che seguiranno la strada della senese i Intesa di scegliere un advisor per esaminare nel dettaglio il progetto della fusione tra Publiacqua, Alia e Estra. E Coingas è appunto l’unico socio, escludendo Ancona, che deve ancora esprimersi sulla faccenda.

Dalla parte aretina, in controluce, traspare un po’ di diffidenza verso il progetto troppo centrato su Firenze e Prato. In Coingas il comune di Arezzo detiene il 45% delle quote ed è quindi determinante nel far pendere il piatto della bilancia da una parte oppure dall’altra. L’attuale presidente di Estra Francesco Macrì e il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli appartengono alla stessa area politica ed è facilmente intuibile che ogni mossa verrà concordata.

In filigrana si colgono le remore politiche nel dare il via libera alla nascita del colosso toscano. Sia la pratese Consiag che Intesa di Siena esprimono complessivamente una maggioranza di centrosinistra nonostante il la città del Palio sia amministrata da una giunta di centrodestra. Lo stesso centrodestra che invece è predominante fra i soci di Coingas e che potrebbe dunque essere riluttante di fronte alla creazione di una multiutility fiorentinocentrica, rinunciando a una quota di potere non di poco conto. E’ dunque tutto da valutare e molto dipenderà, nel caso di un placet, dai patti parasociali che andranno a regolare gli equilibri interni di quello che davvero si profilerebbe come un gigante sul versante dell’energia.

L’assemblea dei soci di Estra, comunque, "ha preso atto - si legge nel documento ufficiale - della relazione degli amministratori che hanno individuato in alcuni dirigenti della società i soggetti idonei per la partecipazione alle fasi di analisi e approfondimento utili a ulteriori valutazioni da parte dei soci stessi". Saranno i dirigenti selezionati ad approfondire la partita della multiutility toscana, aggiungendosi agli altri, come il futuro advisor di Intesa.