"Picchiato e maltrattato da mamma e zio quando ho detto in casa che ero gay"

La drammatica storia di Giacomo, giovane di Levane: lei mi diceva che facevo schifo, lui mi ha distrutto il Pc. E alla fine hanno denunciato me. Sostenuto solo dal babbo

Giacomo, il ragazzo gay che racconta la sua storia drammatica (da Teletruria)

Giacomo, il ragazzo gay che racconta la sua storia drammatica (da Teletruria)

Arezzo, 22 aprile 2021 - Giacomo dopo Malika, la ragazza di Castelfiorentino cacciata di casa dopo aver rivelato in famiglia la propria omosessualità. E appunto dopo la storia di Malika anche Giacomo, un giovane di Levane, ha trovato il coraggio di uscire allo scoperto per raccontare la sua odissea in un'intervista al contenitore mattutino di Teletruria "Spunti e spuntini", condotta da Ilaria Vanni, con Maria Stella Bianco come ancohorwoman del programma.

Quando due anni fa ha confessato il mio orientamento sessuale alla mamma, dice il ragazzo, lei si è arrabbiata moltissimo e si è rivolta al fratello, mio zio. Insieme hanno cominciato nei miei confronti una vera e propria persecuzione, fisica e anche psicologica. Lui mi picchiava, spintoni e sganassoni, lei mi insultava: f..., fai schifo. Hanno tolto le chiavi, lo zio mi ha distrutto il portatile nel quale c'erano tutti i miei appunti universitari. In un'occasione mi ha affrontato con la bombola del gas in mano e li ho temuto per la mia vita.

A sostenerlo, racconta ancora Giacomo, è rimasto solo mio padre, divorziato dalla mamma, se non fosse per lui sarei sotto un ponte. Ma il brutto di questa storia, per come la rivela il giovane, è anche il finale. Lui cioè che si vede arrivare a casa una denuncia, presentata dalla mamma nei suoi confronti. Nella versione di lei, sarebbe stato il figlio che l'ha aggredita e vessata.