La rete dei locali contro gli abusi sulle donne

Parte il progetto «Sicurezza Vera» in collaborazione tra Confcommercio e polizia: formazione per prevenire comportamenti sbagliati

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Arezzo, 1 ottobre 2022 - Una saracinesca chiusa nel cuore della notte in strade quasi deserte, un sorriso male interpretato da dietro un bancone. Quali sono i segnali di pericolo e come, clienti, dipendenti e titolari di pubblici esercizi possono reagire? Grazie al supporto della Polizia di Stato, e al progetto «Sicurezza Vera» ideato da FipeConfcommercio, la Federazione italiana dei pubblici esercizi, in collaborazione col Gruppo Donne Imprenditrici, i pubblici esercizi diventano presidi anti violenza oltre che luci accese e realtà capillari sul territorio. Basti pensare che in Italia esiste un esercizio pubblico ogni 250 abitanti, un bar ogni 400 abitanti. E proprio i locali saranno al centro dell’iniziativa che sarà presentata mercoledì 5 ottobre alle 16 nella sede di Confcommercio. L’incontro sarà un’occasione per parlare di sicurezza a difesa delle donne insieme al Prefetto Maddalena De Luca, al sindaco Ghinelli, al questore Maria Luisa Di Lorenzo, con la presidente del Gruppo Donne Imprenditrici di Fipe Valentina Picca Bianchi, il vice presidente Confcommercio delle province di Firenze e Arezzo Francesco Butali e Francesca Saletti del Gruppo Donne imprenditrici. Modera l’incontro il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni.

Obiettivo il contrasto alla violenza di genere che passa sempre di più da negozi, bar, locali, luoghi vitali che si preparano a diventare presìdi di sicurezza a difesa delle donne e promotori della cultura di genere. «Troppo spesso i pubblici esercizi vengono dipinti come luoghi pericolosi – dice la presidente del Gruppo Donne Imprenditrici di Fipe, Valentina Picca Bianchi - Luoghi nei quali si pensa che sia lecito fare avances spinte alle ragazze che servono ai tavoli, o nei quali un sorriso in più fatto da una donna che lavora dietro a un bancone viene subito male interpretato. Grazie al supporto della Polizia, insegneremo sia alle donne sia agli uomini a riconoscere questi segnali e insegneremo loro come reagire». L’appuntamento sarà l’occasione per promuovere in tutto il territorio iniziative di informazione e sensibilizzazione, diffondere la cultura di genere e gli strumenti per tutelare le vittime di violenza coinvolgendo i pubblici esercizi, realtà diffuse sul territorio, per far sì che ne diventino i principali promotori. Slogan della campagna «Sicurezza Vera», nome di donna e dal germanico protezione. L’evento di mercoledì è a ingresso libero