"Ciclone" Franceschi al Gup: nessuna violenza mia, entrato dentro la Cgil per curiosità

Stamani l'interrogatorio di garanzia nel carcere aretino di San Benedetto, collegato in via telematica con il giudice e il Pm a Roma. Lui nega tutto

Un momento dell'assalto alla Cgil

Un momento dell'assalto alla Cgil

Arezzo, 20 ottobre 2021 - «Nella sede della Cgil sono entrato per curiosità. Sono comunque intervenuto per dissuadere il corteo a dirigersi verso corso d'Italia e deviarlo affinché non raggiungesse gli uffici del sindacato». Si è difeso così, davanti al gip, Lorenzo Franceschi, il 58nne di Arezzo militante di Forza Nuova arrestato per gli scontri del 9 ottobre scorso a Roma, nel corso dell'interrogatorio di garanzia. "E' vero, avevo con me una bandiera ma è lecito alle manifestazioni e non l'ho usata contro le forze dell'ordine nè per devastare la sede della Cgil".

Franceschi, dunque, meglio conosciuto come "Ciclone", non solo risponde alle domande del Gip Annalisa Marzano e del Pm Gianfederica Dito ma lo fa anche per negare interamente il quadro accusatorio, nel quale gli si contesta di aver partecipato attivamente all'assalto alla sede nazionale della Cgil di due sabati fa nel centro di Roma, in Corso d'Italia, ei di averlo fatto con un'asta di bandiera che sarebbe servita per contribuire alla devastazione del sindacato. Ad accusarlo, almeno secondo l'informativa della Digos romana su cui si basa l'ordinanza di custodia cautelare, le immagini delle telecamere interne ed esterne alla Cgil.

L'atto istruttorio ha riguardato anche l'altro arrestato, Massimiliano Ursino, 44 anni leader di Palermo del movimento di estrema destra. I due sono accusati di devastazione e resistenza, entrambi fattispecie pluriaggravate. I due, rispondendo alle domande del pm Gianfederica Dito, hanno sostenuto che Forza Nuova «non opera più da circa 2 anni e di avere appreso della manifestazione contro il Green pass tramite chat». Ursino ha, dal canto suo, affermato di avere utilizzato il megafono per «invitare i manifestanti a non entrare alla Cgil». In base a quanto si apprende i difensori non hanno fatto istanza di scarcerazione.