Black friday tra luci e ombre parte la caccia agli sconti

Confesercenti: "Strumento commerciale che non ci entusiasma", Confcommercio: "Dal web concorrenza sleale"

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Arezzo, 25 novembre 2022 - E' il venerdì nero degli acquisti e anche in città si riverseranno una valanga di sconti. Il black Friday mutuato dalla tradizione americana, si è trasformato anche qui in una festa dello shopping a prezzi scontati che lancerà la maratona dello shopping di Natale con molte persone che ne approfitteranno per anticipare i regali. Non più solo una giornata di sconti folli, per molti negozi aretini il black Friday diventa la settimana o addirittura il mese delle offerte. Dal 30 al 50% i ribassi interessano non solo la moda ma tutte le categorie merceologiche. Promozioni a tappeto o solo su alcuni articoli, prendi tre e paghi due e chi più ne ha più ne metta. In provincia di Arezzo sono poco meno di 700 le imprese della moda interessate, per un totale di circa mille punti vendita.  Ma non tutti aderiscono in blocco al venerdì nero.

“La scelta è lasciata alla libertà del titolare – dice il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni - Non è detto che tutti mettano gli sconti in vetrina. Il Black Friday è utilizzato in maniera trasversale da molti settori merceologici, non solo da abbigliamento e calzature. Lo scorso anno un italiano su due (il 53,1%) ha approfittato degli sconti del “Black Friday” e del “Cyber Monday” anche per acquistare i regali di Natale, un dato che resterà valido anche nel 2022, forse con un leggero aumento”. Ecco perché per Confcommercio “gli sconti agiscono come una droga sul cervello dei consumatori: un cartellino con i simboli del meno e della percentuale fa scattare subito la voglia di acquisto - dice Marinoni - Per i negozianti che vogliono movimentare le vendite è una leva da tenere in considerazione, in un momento di difficoltà e di stasi dei consumi, ma impone un forte ridimensionamento sui margini di guadagno”. Secondo Marinoni i consumatori perdono di vista il prezzo giusto di qualsiasi prodotto e il suo valore. “Non dimentichiamo che quella del Black Friday è una moda d’oltreoceano – dice Marinoni - che ha viaggiato sulle ali del web e ora è piombata sulle vetrine di tutti i negozi fisici, anche nelle località più piccole, creando forse alcune opportunità ma anche molti problemi. Le nostre imprese, che si sono attrezzate per aprire store virtuali insieme al negozio su strada, si trovano a competere con piattaforme internazionali che fanno sconti e promozioni tutto l’anno. Questa è vera e propria concorrenza sleale, che speriamo il Governo voglia sanare. In gioco c’è il futuro della rete commerciale che anima le nostre città”.

 Luci e ombre sul black Friday di casa nostra tra opportunità e concorrenza sleale anche per Confesercenti. “Il black Friday ormai è entrato nella consuetudine – dice Valeria Alvisi direttore di Confesercenti Arezzo - appuntamento importato e subito, lo utilizzano i negozi un po' di tutti i tipi e in molti casi lo trasformano nella settimana o nel mese degli sconti.  Alcuni dei nostri negozi tradizionali si inseriscono nel meccanismo anche se non sono la maggior parte, e chi lo fa lo applica sconti a una selezione di capi per incentivare ad entrare nel negozio ma non su tutta la collezione. Non ci entusiasma come strumento commerciale perché avvantaggia soprattutto le piattaforme online, è una concorrenza sleale. Considerando che il tempo ha fatto partite le vendite invernali solo due giorni fa, che dietro l’angolo c’è il Natale e poi i saldi, avere sconti adesso è un problema, non c'è mai una vendita a prezzi normali e si abituano male i consumatori sia col black friday che con altre forme di promozione.  C’è chi decide di non praticare sconti tra i negozi tradizionali ma poi si trova a dover combattere con una concorrenza forte sull'online, e incassi dirottati su piattaforme estere”.