Spranga il compagno con un tubo di ferro: non gli passava gli appunti

L'aggressione fuori da scuola. Il diciassettenne non aveva scritto la spiegazione di meccanica. Risponderà di lesioni aggravate. Pochi giorni di prognosi

La donna si è rivolta in due occasioni ai carabinieri (Archivio)

La donna si è rivolta in due occasioni ai carabinieri (Archivio)

Arezzo, 5 ottobre 2018 - Ci sarebbe la richiesta di alcuni appunti all’origine dell’aggressione di un diciassettenne nei confronti di un compagno di classe. Un’aggressione in piena regola, con in pugno un tubo di metallo con il quale ha più volte colpito nel torace e alla schiena il coetaneo. Siamo all’uscita di scuola, davanti al Margaritone, l’istituto tecnico in via Fiorentina.

E’ da poco suonata la campanella, un’altra giornata è finita per gli studenti. A breve quella non si rivelerà una giornata come le altre. Perché qualcosa è successo in una delle aule. Qualcosa che ha fatto divampare l’ira di un diciassettenne albanese al tal punto da portarlo ad aggredire un compagno con cui condivide le ore nella stessa classe. Le gioie e i dolori degli anni delle superiori. Seduti qualche banco distante.

Niente può giustificare una tale violenza. Tanto meno la motivazione che ci sarebbe all’origine del gesto. Sembra si tratti di futili contrasti. Nello specifico il rifiuto di prestare il quaderno con gli appunti di meccanica. Forse il giovane albanese non era riuscito a prenderli durante la lezione e aveva deciso di chiederli al compagno. Lui, però, si rifiuta, magari per vecchi dissapori. Tant’è.

Sembra che proprio questo diverbio abbia scatenato la rabbia del giovane che, una volta fuori dalla scuola ha attraversato al strada, ed è andato al distributore, in quel momento chiuso, proprio davanti all’istituto e avrebbe preso un tubo di metallo. Con quell’arma avrebbe iniziato a colpire il compagno nel petto, nella schiena.

Una furia incontrollata, davanti agli occhi increduli e sconcertati degli studenti che stavano uscendo o erano in attesa del bus. Si sono vissuti minuti di paura. La vittima è stata trasportata al pronto soccorso del San Donato. I medici lo hanno giudicato guaribile in sette giorni. Ma probabilmente non sono tanto le ferite fisiche che peseranno sul ragazzo, quanto quelle morali. Il giovane aggressore, denunciato alla procura dei minori di Firenze, dovrà adesso rispondere del reato di lesioni personali aggravate.