Morti nel disastro aereo, il ricordo del figlio: "Abbiamo scherzato prima della partenza"

Andrea Spini: "Non avrebbe mai smesso di andare giù e anche mia madre aveva lo stesso sentimento per l'Africa"

La scena dell'incidente aereo. Nel riquadro, Spini e la moglie Gabriella

La scena dell'incidente aereo. Nel riquadro, Spini e la moglie Gabriella

Sansepolcro (Arezzo), 10 marzo 2019 - "Abbiamo anche scherzato con mio padre Carlo ieri, sabato, prima che con la mamma partissero per l'Africa. 'Laggiù fa caldo, questa volta lo vuoi prendere un cappello adatto?', gli ho detto. È stato al gioco, è venuto a casa mia e ci siamo messi a sceglierne uno e lo ha portato con sé". Così Andrea Spini, figlio del medico Carlo Spini e Gabriella Vigiani, contattato dall'Ansa, ricorda uno degli ultimi momenti lieti coi genitori prima della loro nuova partenza, ieri, da Sansepolcro (Arezzo).

"Questi viaggi erano una routine, il babbo li faceva da 13 anni, la mamma da un po' meno, da quando era andata anche lei in pensione e aveva deciso di accompagnarlo e aiutarlo", racconta. "C'è stato il solito giro di saluti, ieri con chi era in casa qui a Sansepolcro - continua - C'era anche un mio fratello rientrato appena dall'estero dov'era stato per lavoro. Sono partiti dopo pranzo. So che dovevano andare in Sudan per inaugurare un ospedale specializzato nella cura del colera. Lui e gli altri della ong sono molto rigorosi, volevano andare prima dell'apertura della struttura per verificare l'arrivo dei container e che l'allestimento definitivo venisse fatto in modo corretto".

"Per mio padre - ricorda ancora Andrea Spini - andare in Africa per seguire questi progetti, che la ong segue molto sul campo, da vicino e lontano dai riflettori, era diventata una cosa normale, una routine. Sentiva proprio l'esigenza di andare giù. Per far capire: l'anno scorso mentre era in Africa è stato male, ha avuto una febbre tifoidea. È guarito dalla malattia ed è tornato in Italia, ma poi due mesi dopo è ripartito ancora. Non avrebbe mai smesso di andare giù e anche mia madre aveva lo stesso sentimento per l'Africa".