REDAZIONE AREZZO

Addio alla Neda, storica ristoratrice Per mezzo secolo tra fornelli e sala

Bastava il nome: Neda. Il cognome era superfluo. Due sillabe appena e la certezza di mangiar bene: dall’inizio degli anni Settanta il ristorante che porta il suo nome è stato uno dei punti di ritrovo di generazioni di aretini. Su una biforcazione poco fuori da Pieve al Toppo, la Neda era a due passi da quella che per decenni è stata una delle piscine più amate dagli aretini, il Tartana chiuso da tanti anni.

Neda, che di cognome faceva Volpi, se n’è andata domenica notte alle Scotte. Aveva 87 anni e si è arresa a un malore fatale che se l’è portata via in poco tempo: per oltre mezzo secolo era stata l’anima del ristorante pizzeria dove si davano appuntamenti appassionati di calcio (le partite in diretta nel maxischermo sono un must) e della cucina.

Il suo è il classico ristorante a conduzione familiare arrivato ormai alla terza generazione dove si poteva fare un po’ baldoria o cenare in famiglia. Neda fino all’ultimo ha mantenuto la passione di stare tra i fornelli e si è sempre aggirata nella sala del ristorante che era un po’ il suo regno.

Uno dei nipoti l’ha voluta ricordare su Facebook: "Fino a pochi giorni fa eri con noi in cucina, nel tuo ristorante, a sfaccendare come sempre. E adesso invece... per tutti noi tu eri immortale, unica, piena di voglia di vivere nonostante le dolorose prove che hai dovuto affrontare nella tua vita. Sei andata a giocare a briscola fino al giorno prima di sentirti male. Lasci un vuoto impossibile da colmare".

Il funerale di Neda Volpi, vedova Pasqui (nella foto), si svolgerà oggi alle 16 nella chiesa di Pieve al Toppo.