
La nostra scuola è fortunata e noi ancora di più perché abbiamo uno scrittore per amico. Si chiama Pietro Grifoni, ha 12 anni come noi e frequenta la 2D. E’ il gemello di una nostra compagna e il secondogenito di un parto gemellare prematuro. Per questo deve fare i conti con difficoltà motorie e di linguaggio, ma se la cava, anzi, a volte sembra abbia meno disagi di noi! E’ ricchissimo di tante altre abilità: coraggio, positività e allegria. Ed è un baby-scrittore di successo! Nel 2018 ha scritto "Ludovico, il vampiretto che non sapeva volare", illustrato dagli studenti dell’Artistico di Montevarchi. Ora ha annunciato il secondo libro "Ludovico il vampiretto e le nuove avventure", pubblicato nella collana “I Fortissimi”, destinata ai baby scrittori. Il volume sarà presentato a maggio a S. Giovanni. Pietro da piccolo ama mostri, vampiri, fantasmi e mummie, ha inventato Ludovico, il “vampiretto inabile al volo” che vince le paure grazie ai pipistrelli. Le loro ali si sostituiscono alle stampelle di Pietro trasportandolo ovunque. Ma lasciamo che sia lui a parlare.
Perché hai iniziato a scrivere?
"Alle elementari, dovendo fare tanti esercizi fisioterapici, avevo bisogno di “distrarmi”. Per questo guardavo cartoni animati e film (del genere che preferisco, l’horror-fantasy) e scrivevo storie che mi facevano passare la sofferenza e le paure".
Dove hai trovato l’ispirazione per il secondo libro?
"Nel mio quotidiano. Dopo aver scritto il libro mi sono accadute tante cose (a volte divertenti, a volte tristi) e ho pensato di avere tante storie da raccontare".
Quanti libri vuoi scrivere?
"Dipende! Sicuramente un altro (sorride) perché il prof del liceo artistico mi ha promesso che, se ne scrivo un terzo, Ludovico potrebbe diventare un cartone"
Da grande farai lo scrittore?
"Penso di si, ma anche lo psicologo (tutti mi dicono che so ascoltare) o il prof di storia e letteratura, le mie preferite".
Come ci si sente ad essere famosi?
"E’ come camminare con sottola musica di “Higway to hell”, cioè ci si sente un vero boss!".
Un tuo desiderio?
"Il primo è poter camminare. Poi vorrei incontrare la mia attrice preferita, Anne Hathaway".
Però sei uno scrittore felice. Cos’è per te la felicità?
"Il segreto è non arrendersi mai! Non fatelo. È vietato! In ogni giornata c’è sempre qualcosina di buono. E, quando si fa fatica a trovarla, ricordatevi che un sorriso può sempre servire!"
Questo è Pietro, il nostro amico scrittore, ci ricorda che i libri si trasformano in magia per chi scrive e per chi legge. E la magia Pietro la porta sempre nel suo sorriso; quando lo incontriamo ci contagia tutti con il virus dell’allegria perché il sorriso è il primo passo per la felicità!