A Sansepolcro i treni torneranno entro il 2026, grazie ai fondi del Pnrr

Vi sono 163 milioni di euro per il ripristino della linea che parte da Terni. Il vicesindaco biturgense Marzi: "Tutto lascia presagire che sia la volta buona"

Uno dei treni della ex Fcu lungo la linea Terni-Sansepolcro

Uno dei treni della ex Fcu lungo la linea Terni-Sansepolcro

Arezzo, 22 settembre 2022 - Ripristino della linea ferroviaria Terni-Sansepolcro entro il 2026. I biturgensi e gli utenti della Valtiberina, senza treni dal 2017 dovranno quindi pazientare altri quattro anni, ma a quanto pare stavolta le certezze ci sono, come di dichiarato dall’assessore regionale umbro alle infrastrutture e ai trasporti, Enrico Melasecche Germini: “Abbiamo davanti quattro anni per riattivare completamente, con i 163 milioni di euro del Pnrr, la tratta Terni-Sansepolcro – ha detto l’assessore – ma con assieme la novità della valorizzazione turistico-ricettiva di 15 stazioni attraverso il finanziamento di 15 milioni di euro del bando nazionale Pinqua. Nelle stazioni si potranno affittare biciclette e quindi a ogni fermata dei treni vi sarà la possibilità, pedalando, di recarsi in visita nei borghi e nelle altre bellezze che si incontrano lungo il tracciato. La ferrovia verrà inoltre riclassificata da 16 a 18 (si va in base al peso per asse), in prospettiva di un futuro sfondamento verso Arezzo”. La speranza è che i fatti prendano finalmente il posto delle parole: “Il segnale è positivo – ha dichiarato il vicesindaco di Sansepolcro, Riccardo Marzi – e tutto lascia presagire che si vada verso la direzione auspicata. Se tornassimo a essere il capolinea nord, sposteremmo la stazione nella zona di San Paolo (in previsione anche dell’allungamento in direzione di Arezzo) e creeremmo un anello ciclopedonale fra la nuova e la vecchia stazione proprio lungo l’attuale strada ferrata, il che ci consentirebbe di ridisegnare l’assetto urbanistico su un versante a quel punto liberato dalla presenza dei binari”.