
L'opera di Staccioli a San Giovanni
Arezzo, 25 luglio 2025 – Casa Masaccio | centro per l'arte contemporanea, in collaborazione con Mauro Staccioli Museo Archivio di Volterra, Galleria Il Ponte a Firenze e Galleria Niccoli a Parma presenta un focus sulla produzione scultorea di Mauro Staccioli, a cura di Caterina Martinelli, dedicato alle forme aperte, varchi che invitano l'osservatore a un'esperienza da esplorare e su cui riflettere. Sarà inaugurato sabato 2 agosto alle ore 18,30. In concomitanza con la recente installazione del Cerchio imperfetto (2008) sulla rotatoria che collega il Ponte Ipazia d'Alessandria con il Lungarno Don Minzoni a San Giovanni Valdarno, l'esposizione approfondisce questo nucleo della ricerca dello scultore che ha inizio negli anni Novanta, quando Staccioli elabora cerchi imperfetti, anelli, ellissi, triangoli vuoti, quadrati dai lati curvi, ecc., spingendosi verso soluzioni che spesso sfidano l'equilibrio e la simmetria.
Per l'artista, la scultura è innanzitutto un dispositivo di relazione, strumento critico che interroga il luogo e invita chi guarda ad abitarlo con consapevolezza. In questa prospettiva, sottolinea la curatrice della mostra e direttrice del Mauro Staccioli Museo Archivio (Volterra), Caterina Martinelli: “Le forme visivamente attraversabili, che appartengono all'alfabeto plastico dell'artista, sono da sempre un invito alla responsabilità dello sguardo, perché sollecitano l'osservatore a muoversi ea guardare al di là della soglia, a immaginare un altro modo di abitare lo spazio.” Con la consapevolezza che l'arte può intervenire nello spazio reale come linguaggio vivo e capace di generare senso, Staccioli ha costruito nel tempo una costellazione di segni capaci di interpretare profondamente i luoghi, fino a diventare simboli in grado di parlare al paesaggio e all'osservatore.
Il percorso espositivo presenta sculture in ferro, cemento e acciaio corten che, in dialogo con disegni su carta che ne accompagnano e sviluppano la riflessione formale, articolano i temi dell'anello, del quadrato dai lati curvi, dell'ellisse e del triangolo. Il focus prosegue con una ricca documentazione fotografica, che presenta le forme in scala monumentale nei contesti urbani e naturali, ma anche progettuale, con l'esposizione di maquettes, materiali di studio con cui l'artista testava la coerenza plastica, la fattibilità e il comportamento della forma nello spazio reale.