A 26 anni investe nel web: "Così anticipo il futuro"

Mattia Aglietti fonda una start up: "In sei mesi già mille iscritti alla piattaforma"

A 26 anni investe nel web: "Così anticipo il futuro"

A 26 anni investe nel web: "Così anticipo il futuro"

Liceo scientifico, laurea triennale in Economia, poi "mi sono subito messo in gioco". Mattia Aglietti, sangiovannese, a 26 anni guida una start up del web che in sei mesi ha già superato la soglia dei mille clienti. Si chiama Trigit.it e Mattia l’ha creata insieme a Lorenzo Pratesi e Lorenzo Bonatti. Per lui, il mondo del web è "un’opportunità e uno strumento utile da accompagnare al mondo off line". La start up si muove su due filoni: marketing della comunicazione - "aiutiamo le aziende a crescere e ad essere più performanti" - e per la parte innovazione, la piattaforma online che mette in contatto giovani professionisti e imprese.

Il plus, spiega Aglietti, sta "nell’offerta di servizi di formazione a chi si registra nella nostra piattaforma, insieme ad attività di tutoraggio con esperti di settore. In questa fase, stiamo rilanciando una serie di opportunità formative e di valutazione delle potenzialità per i professionisti che vogliono mettersi in gioco, oltre alla community dove confrontarsi e scambiarsi idee. Da giugno abbiamo già mille iscritti e adesso stiamo attivando la modalità abbonamento a un costo molto accessibile, proprio perchè vogliamo allargare la platea di persone che possono contare su uno strumento di crescita e supporto nella fase di evoluzione della propria attività".

Giovani, certo ma il recinto non si chiude per chi già adulto, decide di cambiare vita e lavoro, rimettendosi in gioco. Anzi, è apertissimo. È un segmento importante della platea degli iscritti alla start up e segnala un fenomeno diffuso anche a livello provinciale.

"Si tratta di persone che decidono di investire nella libera professione, magari abbandonando un lavoro da dipendente, per acquisire maggiore autonomia ma sopratutto per gestire meglio tempo, lavoro e qualità della vita", spiega Mattia appena rientrato dalla full immersion nella Silicon Valley, a San Francisco. Ha partecipato a un bando della Regione e fatto esperienza sul campo "grazie a Innovit, realizzato dal governo, strumento attraverso il quale vengono accompagnate le imprese italiane che vogliono sviluppare il proprio mercato negli Usa". Per lui è stata l’occasione per "vedere un’anteprima del mondo in una settimana". Il nuovo target è riportare "qui l’esperienza e formare i professioinisti per il mondo che verrà".

LuBi