
Gianni Bruschi
Arezzo 10 settembre 2020 - Era il 1965 e Bruno Martino cantava “E la chiamano estate”. Erano gli anni delle colonne sonore di tanti amori, di canzoni che duravano nel tempo. E che durano ancora. A queste, alle già belle canzoni della musica italiana lo Spazio Seme dedica un concerto oggi 10 settembre in via del Pantano con un doppio appuntamento alle 18,30 e alle 21,30 su prenotazione. Gianni Bruschi voce, Ivan Elefante tromba, Francesco Sarrini contrabbasso, Federico Nuti piano, Francesco Cangi trombone, Francesco Vichi sassofono, Davide Montagnoli batteria, Marco Lazzeri pianoforte, Marna Fumarola violino, Lorenzo Rossi violino, Elisa Pieschi violoncello ed Erica Capanni viola. In repertorio autori come Umberto Bindi, Bruno Martino, Ennio Morricone, Domenico Modugno e inediti di Bruschi e Lazzeri, Lorenzo Rossi violino, Elisa Pieschi violoncello ed Erica Capanni viola. “Durante il periodo di lockdown con Ivan Elefante abbiamo pensato di arrangiare per quartetto d’archi e sezione ritmica, una serie di canzoni Italiane tra cui anche alcuni brani composti in passato da me e che non ho mai presentato al pubblico - spiega Gianni Bruschi - abbiamo pensato che fosse necessario ritrovare un senso nuovo di collaborazione, si è aggiunta così la sinergia con altre realtà musicali tra cui con Lorenzo Rossi, primo violino di Oida Orchestra instabile di Arezzo, della quale Spazio Seme è membro), la violinista Marna Fumarola, il pianista Marco Lazzeri. L’emergenza ci ha fatto chiudere nelle nostre case ma ci ha fatto ritrovare anche la voglia di rivedere il senso della relazione e dello scambio e l’esigenza di ritrovare l’importanza di seguire i propri sogni, desideri, aspirazioni, arrangiando brani inediti che parlano di relazioni e incontri che vanno al di là del tempo e che possono sempre rinnovarsi, al di là delle distanze sia fisiche, includendo la presenza, necessaria da ricordare, delle persone che non ci sono più”. Prenotazioni [email protected], telefono 0575 1827337 o 338 1501267.