
Crowd Festival C'era una volta un re
Arezzo 4 settembre 2020 - C’era una volta un re, anzi due. Re Pancetta (e un po’ si vede, bravissimi quelli dei costumi) e Re Balbetta (impeccabile l’audio). Da par loro conducono il gioco e si faranno la guerra. Perdoniamoli, sono gli adulti, gli egoisti, che ragionano per potere e ragioni di stato. Poco importa, tanto poi a comandare davvero è la regina e a vincere sarà l’amore. Rovinato il finale? Niente affatto perché lo spettacolo “C’era una volta un re” che andrà in scena domenica mattina alle 10 davanti all’ingresso della Fortezza, dove una volta c’era la pista di pattinaggio, con replica alle 17,30 per Arezzo Crowd Festival, è una favola teatrale e come tutte le favole deve avere per forza il lieto fine. Un teatro per bambini quello scritto da Sergio Ciofini, con la regia e l’adattamento di Giovanni Firpo, interpretato da un cast tutto aretino, vecchie e nuove conoscenze: Uberto Kovacevich e Fernando Maraghini (i due re), Silvia Martini, Francesca Gabucci, Rebecca Sisti, Andrea Morello, Niccolò Massi, Tommaso Caperdoni, Mirco Sassoli, Serena De Siena, Alessandro Marmorini,Michele Guidi, Cristina Mugnaini, Umberto Bertocci, Leo Degl’Innocenti, Fabio Marconi, Luca Raspanti, Federico Rillo. Aretina anche la produzione, Officine Montecristo che ha organizzato il Crowd Festival.
“È uno spettacolo divertente, una favola teatrale scritta da un aretino che vede il coinvolgimento di più di venti attori, artisti e maestranze, giovani e affermate del nostro territorio, che hanno accettato di mettersi in gioco per regalare uno spettacolo alla città di Arezzo - spiega Firpo - il risultato è un esilarante spettacolo per tutta la famiglia, in cui la corte di uno strampalato re viene sconvolta da una richiesta di matrimonio che è difficile da declinare, provocando equivoci e momenti di passione, tra maghe e giullari, dame e generali”. Si parla aretino, alcune parole sono inconfondibili, e ci si scherza su. Si va alla guerra a colpi di forchetta, l’elmo ha la forma di uno scolapasta, lo scettro è un mestolo di legno (citazione della fiera di settembre?), si combatte mettendo una figlia in palio e si perde ma con “ritirata gloriosa”. C’è il giullare, ci sono i musicisti, anche se senza strumenti, c’è il vescovo che se ne lava le mani e la regina che litiga col re. Ma attenti ai dialoghi, siamo sicuri di essere in un castello tra re e regine? Eppure si parla di televisione e altre diavolerie moderne. Ma è una favola, tutto è concesso, soprattutto divertirsi. Anteprima con parata in strada nel centro storico sabato 5 settembre alle 19. Prenotazione obbligatoria, anche via whatsapp, al numero 3398765661.