Roma, 30 novembre 2022 - Un giorno che doveva essere di festa è invece diventato drammatico: la morte in un incidente stradale durante una sessione di allenamento di Davide Rebellin ha sconvolto il mondo del ciclismo e quello del Giro d'Italia, che oggi avrebbe dovuto presentare la maglia rosa per l'edizione 2023. Invece è tutto annullato, come dichiarato da Mauro Vegni, direttore della Corsa Rosa.
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Il comunicato
"Non ci sembrava il momento giusto: ora dobbiamo solo riflettere su ciò che sta accadendo sulle strade italiane e prenderci il tempo necessario per un ricordo". Comincia così il comunicato rilasciato all'agenzia Adnkronos da Vegni, che continua a battere sul dolorosissimo - ora come non mai - tasto della sicurezza. "Il vero problema è che queste cose hanno una natura trasversale, di rispetto tra utenti: poi esistono anche situazioni imprevedibili che non dipendono dalla volontà di nessuno. Di certo i morti comiciano a essere troppi e penso sia giunta l'ora di affrontare seriamente questo tema". In strada i ciclisti occupano indubbiamente una posizione più debole. "I rapporti di forza sono quelli che sono: bisogna rispettarsi tutti. Anche chi è in bici deve avere ben chiaro cosa può o non può fare. La tragedia successa a Rebellin ci tocca particolarmente: al di là di ciò che diranno le indagini - conclude Vegni - era un uomo di esperienza che si è rivelato a sua volta debole nel contesto stradale".
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