Prima della Scala, in scena Macbeth di Verdi: "Oggi più che mai ha forte valore simbolico"

Un evento ancora più atteso dopo le limitazioni e le chiusure imposte dalla pandemia. Tutte le informazioni: dai vip alla trama dell'opera e dove vederla

Milano, 6 dicembre 2021 -  Sant'Ambrogio è alle porte. Domani, 7 dicembre, si alza il sipario sulla Prima della Scala, ancora piu' attesa dopo le limitazioni e le chiusure imposte dalla pandemia Covid, che inaugura la stagione, il Macbeth di Giuseppe Verdi diretto dal maestro Riccardo Chailly, con la direzione di Davide Livermore e il cast collaudato di stelle, da Anna Netrebko a Luca Salsi, da Francesco Meli a Ildar Abdrazakov. Per la Scala di Milano è sempre un evento significativo, sono 70 anni che si festeggia nella sera del patrono di Milano, ma quest'anno le celebrazioni hanno un sapore particolare, quello della "rinascita" come ha sottolineato il sovrintendente Dominique Meyer.  Ma anche il governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana: "Oggi, più che mai, la Prima della Scala assume un significato simbolico davvero importante. L'obiettivo è quello di proseguire, con attenzione e prudenza, il nostro cammino contro il virus. Sono certo che se ognuno di noi si comporterà correttamente, rispettando le regole, riusciremo a vincere, tutti insieme, questa battaglia". 

Il pubblico torna a teatro

Dopo lo show tv 'A riveder le stelle', che l'anno scorso prese il posto dell'opera, si torna in teatro con il pubblico. Duemila persone tra palchi e platea, tutti con mascherina sul volto e muniti di 'super green pass' (ancora disponibili una manciata di biglietti, da 360 euro per la galleria e da 3 mila euro per la platea). La prima conferma è quella del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che siedera' nel palco Reale (venne anche nel 2018 e nel 2019). Presente anche la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati e il ministro della cultura Dario Franceschini. I senatori a vita Mario Monti e Liliana Segre, una fedelissima del Piermarini. Le istituzioni locali saranno rappresentate dal sindaco Beppe Sala, dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana e dalla vicepresidente Letizia Moratti. Tra i volti noti, Giorgio Armani, che dalla primavera scorsa e' nuovamente socio sostenitore della Fondazione scaligera. Del suo gruppo, il de'cor floreale del Palco centrale e della sala. E, come ulteriore omaggio al tempio della lirica e della musica, sul murale di via Broletto, Armani ha fatto pubblicare un'immagine della Scala al gran completo, con la scritta "da Giorgio Armani e da tutta Milano, ben tornata".  Nella sua lista di ospiti, attrici e modelle, tra cui molto probabilmnete Cate Blanchett. In sala, Ornella Vanoni che sara' accompagnata dal rapper Marracash. Attesi anche i cantanti Manuel Agnelli e Emma Marrone. Sempre ben rappresentato il mondo dell'economia, con Marco Tronchetti Provera e Diana Bracco. Dagli imprenditori agli artisti. Nella lista degli ospiti c'è un pool d'eccezione: Maurizio Cattelan, Francesco Vezzoli, Gianmaria Tosatti, ed Emilio Isgro'. In sala, anche l'etoile di casa, il ballerino Roberto Bolle, e il tenore Placido Domingo.

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Il rischio proteste e cortei

Musica e cultura ma anche moda e costume, negli anni, sono andate di pari passo con polemiche e contestazioni all'esterno del teatro. E si prepara ad essere così anche quest'anno: i controlli saranno rinforzati nell'area di piazza della Scala e del Duomo, in vista della contestazione della Cub e con lo spettro di proteste o cortei no vax non autorizzati. "La Cub chiama alla protesta i cittadini e i lavoratori di tutte le categorie, nel giorno in cui Milano si mette in vetrina e si fa bella", ha annunciato il sindacato dando appuntamento in piazza della Scala alle ore 15. Tuttavia, il prefetto di Milano, Renato Saccone ha voluto rassicurare sul clima che si respirerà all'esterno del teatro, sottolineando che non ci sono al momento "segnali particolari" di criticità e tensioni in occasione della Prima.

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'Macbeth', dove vedere l'opera di Verdi

La serata, che sarà trasmessa da Rai Cultura in diretta su Rai1 a partire dalle 17.45, sara' anche proposta in 34 luoghi di Milano con la 'Prima diffusa', l'iniziativa che porta il Macbeth in citta', coinvolgendo numerosi luoghi simbolici come il carcere minorile Beccaria, quello di Opera e quello di San Vittore; ma anche la Casa dell'Accoglienza 'Enzo Jannacci', la Casa della Carita' fino all'Aeroporto di Malpensa. 

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'Macbeth' di Giuseppe Verdi: opera, direttore e cast

'Macbeth' di Giuseppe Verdi diretto dal maestro Riccardo Chailly con la regia di Davide Livermore. Le scenografie sono state disegnate da Giò Forma, Gianluca Falaschi firma i costumi e D-Wok i video, mentre le luci sono di Antonio Castro. Interpreti delle parti principali sono Luca Salsi, Anna Netrebko, Francesco Meli e Ildar Abdrazakov; la serata schiera anche altri artisti prestigiosi, Iván Ayón Rivas e Chiara Isotton come Malcolm e Dama di Lady Macbeth. Il Coro del Teatro alla Scala è diretto dal maestro Alberto Malazzi, mentre le coreografie sono state concepite da Daniel Ezralow. L'opera si esegue per la prima volta alla Scala secondo l'edizione critica curata da David Lawton per Ricordi. L'edizione scelta è quella del 1865, ma nel IV atto è inserita la morte di Macbeth ("Mal per me che m'affidai") dalla versione del 1847. 

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'Macbeth', l'allestimento firmato Livermore

Nel visionario allestimento che il regista Davide Livermore ha scelto, l'opera parlerà al presente , senza riferimenti specifici all’attualità perché "non facciamo né cronaca né telegiornale, ma arte". Accenderà i riflettori sui rischi "della gestione del potere fatta con sangue e soprusi". Ambienterà l’opera non in un’epoca storica specifica, bensì in un incubo, una realtà onirica e distopica già vivisezionata dal thriller fantascientifico "Inception" di Christopher Nolan (quello in cui il protagonista Leonardo DiCaprio aveva la dote di entrare nei sogni per rubare oscuri segreti).  Ad aprire tutte le scene, come immaginato dallo studio Giò Forma, ci sarà un grattacielo che omaggerà nella facciata il disegno che nel 1926 l’architetto Piero Portaluppi pensò (senza mai realizzarlo) per un palazzo di corso Sempione. Un "hyper labirinto", per usare le parole della scenografa Cristina Picco a "La Scala Magazine", "potente e ardito che attraversa tempi e luoghi" e che sfonderà idealmente il tetto del Piermarini "per lanciarsi nel cielo milanese, newyorkese, londinese o di qualsiasi altra città". Nelle sfarzose sale del palazzo di Macbeth e Lady, si vedranno ricche collezioni d’arte, spesso con allusioni e omaggi a personaggi realmente esistiti. Un’attenzione particolare sarà riservata a realtà aumentata ed effetti speciali, così da rendere lo spettacolo il più televisivo possibile: sarà utilizzato pure un software di gaming per le scenografie digitali delle prime scene. Sul piccolo schermo non passeranno inosservate neppure le decorazioni floreali, che quest’anno saranno realizzate da Armani, fondatore sostenitore del teatro e partner ufficiale del 7 dicembre.

'Macbeth' e Chailly, un amore sbocciato nel 1975

A Macbeth il maestro Riccardo Chailly è tornato in diversi momenti della sua vita artistica: dopo la folgorazione giovanile per l'edizione leggendaria diretta nel 1975 alla Scala da Claudio Abbado, di cui è stato assistente, lo affronta per la prima volta trentenne a Basilea nel 1983 con Juan Pons e Sylvia Sass. Nel 1984 l'opera di Verdi Giuseppe è il titolo del debutto salisburghese propiziato da Herbert von Karajan con la regia di Piero Faggioni, i Wiener Philharmoniker in buca e un cast che schiera Piero Cappuccilli, Ghena Dimitrova, Nicolai Ghiaurov e Luis Lima. In questa occasione Chailly decide, come già sperimentato da Abbado alla Scala, di far cantare a Cappuccilli nel IV atto la morte del protagonista sulle parole "Mal per me che m'affidai" provenienti dalla prima versione del 1847, anche per ragioni musicali riguardanti un ritorno tematico proveniente dal preludio dell'opera. Il maestro Chailly torna a Macbeth nel 1987 con Orchestra e Coro del Comunale di Bologna per un film con la regia di Claude d'Anna, di nuovo con un cast straordinario che comprende Leo Nucci, Shirley Verrett, Veriano Luchetti e Samuel Ramey.