Ucraina, la testimonianza da Mariupol: "So che morirò presto, è una questione di giorni"

Le parole affidate ai social di una residente: "Sogno che le parti del mio corpo restino al loro posto, anche con una bomba". Ue: "Immenso crimine di guerra"

Kiev, 21 marzo 2022 - "So che morirò presto, è una questione di giorni". Lo scrive Nadezda Sukhorukova, cittadina di Mariupol, citata su Twitter dalla giornalista ucraina del Kiev Indipendent Anastasiia Lapatina. Una delle poche testimonianze dirette che grazie a internet e ai social riescono ad arrivare oltre confine. Mariupol è sull'orlo della caduta, il fronte più cruento della guerra combattuta dai russi contro l'Ucraina, tanto da diventare città simbolo dell'orrore e della resistenza. Qui quasi ogni tentativo di corridoio umanitario è andato fallito, violato brutalmente dall'esercito del Cremlino che ha lanciato missili sui civili in fuga. Chi non ha osato scappare è stato raggiunto dalle bombe nei seminterrati di strutture civili diventate rifugio. Prima il teatro, poi una scuola. La Russia non ha risparmiato neanche l'ospedale pediatrico, le donne incinte, e i neonati, come hanno mostrato le insopportabili immagini dei giorni scorsi. L'agonia dei superstiti non finirà oggi: il capo dell'autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk, Denis Pushilin, citato da Interfax, ha detto che potrebbe non bastare una settimana per "chiudere la faccenda": la città "è grande". 

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Rifugiati da Mariupol nel villaggio di Bezymennoye, Donetsk (Ansa)
Rifugiati da Mariupol nel villaggio di Bezymennoye, Donetsk (Ansa)

Chi è sopravvissuto finora sa che è solo una questione di tempo. "In questa città tutti aspettano costantemente la morte. Vorrei solo che non fosse così spaventosa", scrive sul suo profilo Facebook Nadezda, tra una bomba e l'altra. Come tra una bomba e l'altra, esce per portare il cane a fare i bisogni. Davanti alla prospettiva - che è quasi certezza - di morire, la speranza è di potersene andare degnamente. "Sogno che le parti del mio corpo rimangano al loro posto, anche dopo l'esplosione di una bomba. Non so perché, ma mi sembra importante". Anche se è chiaro che il corpo non troverà una sepoltura. 

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"Quello che sta accadendo a Mariupol è un immenso crimine di guerra, qualcosa di orrendo - ha detto oggi  l'alto rappresentante per la politica estera Ue Josep Borrell - lo dobbiamo condannare in modo netto, la città è completamente distrutta. Questa non è guerra ma la distruzione di un Paese senza considerazione delle leggi della guerra perché anche la guerra ha delle leggi. Moralmente, la Russia ha perso la legittimità. Putin merita la più netta condanna del mondo civilizzato". 

Secondo il vice comandante del reggimento Azov, citato da Ukrinform, a Mariupol cadono razzi ogni 10 minuti: la città è bombardata da navi da sbarco russe. Ci sono poi i carri armati e l'artiglieria.  Secondo il consiglio comunale di Mariupol, alcuni residenti del distretto della Rive Gauche vengono deportati con la forza in Russia dopo la confisca del passaporto: 45.000 le persone che sarebbero riuscite a lasciare la città assediata, in base al resoconto del governo di Kiev.