Livorno, vietata la trasferta di Tivoli

Corrado Nastasio: «È una vergogna, certe cose succedono solo a noi tifosi livornesi»

I tifosi del Club Amaranto il Porto l’anno scorso diretti ad Avellino. A sinistra Corrado Nastasio

I tifosi del Club Amaranto il Porto l’anno scorso diretti ad Avellino. A sinistra Corrado Nastasio

Livorno, 11 novembre 2016 – È andato a disdire i pulmini che aveva prenotato, Corrado Nastasio. Il presidente del Club Amaranto il Porto di trasferte ne ha saltate pochissime. Quasi nessuna. E anche domani, come accade una volta ogni 15 giorni, sarebbe stato pronto a partire. A fermarlo è stata la notizia del divieto di trasferta per i tifosi ospiti a Tivoli contro la Lupa. A deciderlo è stato il prefetto della capitale, lo stesso, per intenderci, che ha fatto innalzare due barriere nella Curva Sud e nella Curva Nord dello stadio Olimpico, facendo infuriare tifosi giallorossi e biancocelesti. «La Prefettura di Roma – si legge nel comunicato emesso – informa che, a causa di carenze strutturali dell’impianto “Galli” di Tivoli che non consentono di svolgere l’incontro in sicurezza alla presenza di entrambe le tifoserie, è vietata la trasferta ai tifosi del Livorno (anche in possesso di “Tessera del Tifoso”) in occasione della gara Lupa Roma-Livorno. L’accesso ad assistere alla gara sarà consentito solo agli abbonati della società Lupa Roma». Tutto questo in barba a quella garanzia prevista proprio dalla Tessera del Tifoso per la quale ai tesserati sarebbero (sarebbero) stati aperti tutti i settori ospiti d’Italia anche nelle gare più a rischio. «È la prima volta – ha detto Nastasio – che mi capita una cosa del genere. Non possiamo seguire il Livorno in trasferta e questa è un’ingiustizia. Le altre tifoserie sono state ospitate regolarmente a Tivoli. Se davvero ci sono carenze strutturali, come è scritto nella nota, dovrebbero esserci sempre. E allora avrebbero dovuto utilizzare un altro impianto. Sembra una scusa bella e buona. Perché solamente noi livornesi siamo stati bloccati? Probabilmente non saremmo stati più di 50...». Le perplessità e i dubbi espressi dal presidente del Porto aumentano se si pensa che al Galli, di media, si recano meno di 200 spettatori a partita. In un momento del genere, i supporters livornesi si sarebbero aspettati una presa di posizione della società che avrebbe dovuto fare da garante per far entrare i tifosi. Anche fossero stati in due soli. «Purtroppo – ha chiuso Nastasio – la società non ci ascolta. Spinelli dovrebbe rispettarci di più e comportarsi in modo diverso, almeno con noi pochi tifosi che ancora seguiamo sempre il Livorno sia in casa che in trasferta. Dobbiamo ricompattarci, squadra, dirigenza e tifoseria».

Nicolò Cecioni