"Linate abbandonato, disimpegno inaccettabile"

La crisi della compagnia mette a rischio lo scalo: ok dall’Ue agli aiuti di Stato per 24,7 milioni

"L’abbandono di slot preziosi a Linate a l’abbandono di Malpensa da parte di Alitalia è inaccettabile". Piloti e dipendenti della compagnia aerea ieri si sono riuniti in presidio davanti allo scalo di Linate in una giornata di mobilitazione nazionale sul caos Alitalia. Giornata che si è conclusa con una svolta, perché la Commissione Ue ha approvato un aiuto di 24,7 milioni di euro stanziato dall’Italia, anche se la soluzione è ancora lontana. "La misura approvata consente all’Italia di compensare ulteriormente i danni diretti subiti da Alitalia tra novembre e dicembre 2020 a causa delle restrizioni del coronavirus", ha detto la commissaria alla concorrenza, Margrethe Vestager.

Per la Ue la misura è proporzionata, e dopo l’analisi dei danni rotta per rotta ha rilevato che "il risarcimento non va oltre lo stretto necessario" per compensarli. Una boccata d’ossigeno per la compagnia al bivio tra la crisi e l’ennesimo tentativo di rilancio dopo fallimenti e sprechi infiniti. "È previsto un investimento per tre miliardi di euro – spiega Ivan Biasiotti, coordinatore Filt-Cgil Lombardia del personale navigante – ma serve una inversione di rotta immediata. La compagnia deve investire e non parcheggiare 10mila lavoratori in cassa integrazione". Mirko Aliberti (Uil Trasporti), sottolinea che "circa 12mila lavoratori non stanno percependo lo stipendio perché l’azienda dichiara di non avere soldi in cassa. Noi continuiamo a lavorare, ma gli stipendi devono essere pagati". Pesanti le ripercussioni soprattutto su Linate, in un sistema aeroportuale già colpito duramente dalla pandemia che ha congelato il settore provocando perdite milionarie. E all’orizzonte ci sono migliaia di posti di lavoro a rischio.

Andrea Gianni