"Le ferie del sindaco non bloccano la macchina amministrativa"

I 5 Stelle, in una conferenza stampa, riepilogano e spiegano il botta e risposta dopo due nomine di assessori "all'insaputa" del sindaco Nogarin

La conferenza stampa in Comune questa mattina

La conferenza stampa in Comune questa mattina

Livorno, 23 agosto 2014 - Ecco il testo integrale della replica a 5 Stelle sulla bufera che nei giorni scorsi si è scatenata dopo le nomine di due assessori "all'insaputa" del sindaco Nogarin. 

"L’11 giugno e il 30 giugno - si legge in una nota - rispettivamente i giorni in cui si sono insediati il nuovo sindaco e il consiglio comunale, sono stati salutati da tutti, cittadini e organi di informazione, come l’inizio di un nuovo momento per la nostra città. Dopo oltre 20 anni in cui nessuna apertura è stata mai avanzata dalla maggioranza nei confronti delle altre forze politiche, il M5S ha voluto credere, forse sperare che i tempi fossero maturi per un profondo cambiamento del sistema politico livornese, in cui il “dialogo” prevalesse per il benessere del cittadino e la rinascita socio economica della città. “Dialogo” e “discontinuità” sono state le parole a cui abbiamo dato peso e su cui abbiamo improntato la nostra linea politica: ecco spiegata la presidenza del c.c. alla minoranza, ecco spiegati gli atti d’indirizzo condivisi, ecco spiegate la nostra attuale linea moderata e, se volete, l’apertura cordiale e collaborativa con gli organi  di comunicazione. E per ultimo, ma non in grado di importanza, la tanto discussa  email inviata ai capigruppo. Alla consigliera Amato che attraverso la stampa ha parlato di “gran pasticcio che lascia senza parole e di nomine comunicate in modo irrituale”; al consigliere Cannito che a sua volta proferisce di “pressapochismo”; al consigliere Raspanti che “respira un senso di fragilità politica che non fa sentire al sicuro le persone” e, dulcis in fundo, al consigliere Ruggeri che scomoda la “Prima Repubblica” e ci descrive come “interessati a spartirsi l’assetto del potere amministrativo senza curarsi del bene della città”, ricordiamo che, per quanto ci possano tacciare di essere dei neofiti della politica, alquanto ingenui e poco “politichesi”, sappiamo bene che le nomine spettano al Sindaco e solo a lui e ci risulta difficile pensare che, esperti quali siano, abbiano creduto che fossero i consiglieri a decidere la linea politica. In virtù della fase di “dialogo” intrapresa, l’email inviata in versione privata e poi, per magia, divenuta pubblica, è stata solo un’ulteriore “cortesia” nei confronti dei capigruppo che avevano più volte chiesto di essere informati sulle nomine prima che esse trapelassero dai giornali. Un atto, questo, di trasparenza irrituale che fa scalpore, che fa parlare, che riempie le bocche di chi non sa più a cosa attaccarsi pur di screditare l’operato della nuova amministrazione, arrivando a creare un caso su una semplice e banale email che non avrebbe mai potuto sostituire la competenza in merito del primo cittadino".

 

"Ben venga la polemica, quindi, se significa che le cose stanno cambiando, che l’immobilismo a cui siamo stati sempre abituati e a cui non ci siamo mai ribellati, è FINITO! Finora abbiamo assistito ad un disinteresse totale, tanto chi c’era c’era, era uguale, ora, invece, la città si interessa, vuole sapere chi sono gli assessori, i dirigenti delle partecipate persino delle ferie del sindaco, come se, per rimanere nel nostro, il suo predecessore non ne avesse mai usufruito! Ora tutti attenti!e tutti a giudicare e colpevolizzare, non sui fatti e sulle cose reali ( di cui i giornali non riportano neanche le notizie!) ma sulla leggerezza di una email!Ci sembra riduttivo! Eppure, in tutto questo falso e costruito caos, troviamo anche la forza di sorridere pensando che la classe dirigente che ha portato Livorno allo stato attuale, ovvero una città depressa, politicamente, economicamente, culturalmente e socialmente, si concentra con tutte le sue forza sulle ingenuità e sulle gaffes altrui piuttosto che fare mea culpa e rilevare le sue lacune, i suoi errori di questi ultimi  – quanti?5, 10, 15, 20, 30, 40 anni?- a cui siamo stati chiamati per risanare, compito assai arduo e difficile da poter svolgere in soli 70 giorni!  Ancora sorridiamo su quanto affermato dal consigliere Ruggeri che ci accusa di spartirci l’assetto del potere e di ricordare la Prima Repubblica; detto da lui suona quasi un complimento, visto che sono almeno 15 anni che si nutre e vive di politica e che siede in consiglio comunale rivestendo ancora il ruolo di consigliere regionale in attesa che il partito decida!Parlare di spartizione del potere è l’assist che ci fornisce per ricordare che il partito da cui dipende il consigliere Ruggeri ha fatto finora una politica lobbistica e clientelare, inserendo amici e assegnando ruoli e poltrone solo su basi di appartenenza al credo politico piuttosto che meritocratico. I risultati sono visibili agli occhi di tutti, anche di quanti, per sola “fede”, continuano ad essere ciechi!

 

MEETUP DISSIDENTE

Riguardo alle polemiche con alcuni EX attivisti riprese anche dal Tirreno in data 21/8 , teniamo a precisare, per dovere di cronaca e non per importanza, come proprio questi personaggi fossero grandissimi sostenitori della nostra linea politica tanto da partecipare attivamente alla campagna elettorale del portavoce sindaco, invitando esponenti parlamentari del M5S con cui si sono fatti immortalare in foto ricordo. Il sostegno è venuto meno e ha lasciato il posto alla polemica e all’attacco non appena gli stessi contestatori non hanno ottenuto voti sufficienti per essere eletti nel gruppo consiliare. Informiamo la cittadinanza che questi personaggi non rappresentano in alcun modo la decisioni del movimento, condivise da tutti i consiglieri comunali e dal Meetup ufficiale. Ci teniamo inoltre a precisare che oggi, e solo oggi, parleremo di taluni personaggi, perché riteniamo che perdere tempo dietro un gruppetto di arrivisti, non faccia onore né al gruppo Consiliare, né al Meet up Storico ed ai suoi attivisti che giorno dopo giorno lavorano con serietà e dedizione per risolvere i problemi REALI della città ! Per definirsi “attivisti” non basta farsi immortalare ad ogni occasione con i “famosi “ di turno, non basta sgomitare per mettersi in mostra; per esserlo bisogna avere l’onesta intellettuale e l’umiltà per capire che si entra a far parte di un gruppo di persone che, aiutandosi reciprocamente,  daranno il loro contributo a migliorare e ridisegnare la nuova città che ci apprestiamo a costruire. Ripetiamo, inoltre, che quei cittadini che vogliono dare il loro contributo lo possono fare iscrivendosi al Meetup Storico , l’unico di Livorno.

 

LE FERIE DEL SINDACO NON INFICIANO LA MACCHINA AMMINISTRATIVA

Difficile capire la logica molto critica verso un legittimo periodo di vacanze eseguite dal sindaco; sono cinque giorni non 50 anni!

Eppure, nessuno negli anni passati si è mai accorto delle abitudini della vecchia amministrazione, alla sua assenza nel periodo estivo o in tutti quei momenti in cui il cittadino o i comitati andavano per essere ascoltati ma trovavano solo porte chiuse per ferie.  Tutto ciò è sfuggito grazie anche alla complicità di una collaborazione servile delle testate giornalistiche, figlie di questa politica, che non hanno mai osato raccontare cosa avvenisse nella casa dei cittadini. Invece oggi, nonostante il periodo normalmente dedicato allo stop politico, i cittadini sono sempre stati ricevuti per essere ascoltati sui loro problemi, si lavora per cercare soluzioni e la macchina amministrativa funziona. Invece di evidenziare ciò, gli organi di informazione in gossip provinciale hanno cercato di evidenziare le “inopportune” vacanze del primo cittadino; eppure, andando ad analizzare la sua effettiva disaffezione per il mese di Agosto, possiamo constatare che presiederà a tre consigli comunali, contro un solo consiglio che la vecchia amministrazione ha svolto nello stesso periodo di agosto, ma diluito in 5 anni, dal 2009 al 2013. Capiamo e siamo consapevoli che i giornalisti debbano cercare di porgere una stampella imposta al servilismo a cui sono stati abituati  in questi anni, ma tra la notizia di una caduta in una buca e quella del furto di una bicicletta, vorremmo che imparassero a fare giornalismo politico prendendo spunto soprattutto dalle piccole testate, che allontanandosi dal gossip popolare che fa vendere, sono obiettive e critiche e per questo spunto di riflessione costruttiva. Livorno ha bisogno di concretezza e non di fantasia…eppure cose concrete ci sono già state (Caprilli, nuovo ospedale, Piazza del Logo Pio, piscine comunali, riduzione degli stipendi ai dirigenti delle partecipate, la battaglia contro la privatizzazione della Livorno Porto 2000), fatti non parole! Lo stato in cui è ridotta la città è tale da richiedere tempo e 70 gg. sono veramente pochi per poter giudicare!".