I numeri: Il Pisa può contare su almeno 'due squadre' di qualità

Grazie al turnover e al ricambio in campo i nerazzurri hanno ottenuto il maggior numero di punti nelle settimane con turni infrasettimanali

Una foto del Pisa

Una foto del Pisa

Pisa, 15 febbraio 2021 - Non ci sono titolari fissi e non ci sono prime donne. In questo Pisa tutti remano nella stessa direzione e si vede. Dall'analisi dei numeri e osservando i panchinari presenti a Monza, ci si rende conto che la squadra ha un'arma in più. La vittoria della maturità e della consapevolezza, per sedersi al tavolo delle grandi e lanciare un messaggio a tutto il campionato: C’è anche il Pisa nella lotta per accedere agli spareggi playoff. La vittoria del gruppo e del proprio condottiero, il tecnico Luca D’Angelo, per una squadra che ora ha piena coscienza dei propri mezzi a disposizione. Si elogiano spesso altre squadre, per la propria classifica e per gli investimenti fatti, ma in pochi realizzano che il Pisa, nel corso di tutto il torneo, può tranquillamente schierare ben due intere formazioni titolari. Contro il Monza D’Angelo ha dato spazio a chi aveva bisogno di fiducia, come il giovane pupillo Alessandro Quaini, autore di una prestazione autorevole in mezzo al campo, ma anche chi aveva bisogno di gol, come Simone Palombi, autore di una doppietta e il tecnico è stato ripagato ampiamente. Anche in panchina però la formazione nerazzurra non avrebbe sfigurato. Facciamo un gioco e proviamo a schierare con il 4-3-1-2 i panchinari a disposizione, aggiungendo anche lo squalificato Marin, togliamo il terzo portiere e vediamo che succede: Perilli; Belli, Meroni, Benedetti, Beghetto; Marin, De Vitis, Mastinu; Soddimo; Marsura, Vido. A parte i nuovi acquisti Beghetto, Mastinu e Marsura, che sono appena arrivati, tutti i calciatori sopra citati sono stati schierati con regolarità nel corso della stagione e avrebbero tranquillamente potuto giocare e vincere contro il Monza, per non parlare dell’escluso Loria (perché non si può giocare con due portieri) e degli infortunati Masucci, Sibilli e Masetti, che arricchiscono una rosa davvero davvero invidiabile. Emerge, a tal proposito, un dato numerico molto curioso che ci dice perché il Pisa può beneficiare di pesanti vantaggi dall’avere una rosa così ampia. Se si prendono infatti in analisi i due mesi e mezzo trascorsi con i turni infrasettimanali e un numero di partite consecutive in pochi giorni da far girare la testa, si scopre che la squadra di D’Angelo ha racimolato 21 punti nelle settimane calde a fronte dei 31 ottenuti finora in campionato. Ciò significa che, quando ci sono tante gare ravvicinate, il Pisa si esalta e fa punti. La rimonta dopo la brutta partenza in campionato e il consolidamento di queste ultime settimane sono dovuti proprio alla forza della panchina e ai cinque cambi ben sfruttati da D’Angelo, che rendono questa squadra a tutti gli effetti una mina vagante. Adesso questa squadra non può più nascondersi, perché ha dimostrato tutto il suo potenziale, ma fa benissimo a voler stemperare la pressione, pensando prima alla salvezza. Imparare a volare con i piedi per terra, non c’è miglior ricetta di questa per il successo. Michele Bufalino