Consiglio, Buscemi parte in pole Presidio antifascista dei Sentinelli

Presidenza dell’assemblea, la dem è favorita, ma Barberis resta in corsa: oggi vertice degli eletti Pd. Giovedì, in occasione della prima seduta, protesta di omosessuali e antagonisti contro FdI e Lega

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di Massimiliano Mingoia

C’è un dentro e c’è un fuori, come spesso è accaduto durante la prima seduta del nuovo Consiglio comunale, in programma giovedì alle 16.30. Dentro, a Palazzo Marino, la maggioranza di centrosinistra dovrà votare il nuovo presidente dell’assemblea: nel derby tutto interno al Pd Elena Buscemi resta in vantaggio su Filippo Barberis. Fuori, in piazza Scala, invece, i Sentinelli hanno convocato "un presidio contro la presenza di fascisti in Consiglio comunale", presidio a cui annunciano la propria presenza anche gli antagonisti vicini ai centri sociali. Nel mirino del movimento che difende i diritti degli omosessuali ci sono i consiglieri comunali di FdI e Lega finiti nell’inchiesta di Fanpage perché "vicini al fascismo", da Chiara Valcepina di FdI a Silvia Sardone e Stefano Pavesi della Lega.

Ma ripartiamo da ciò che è previsto in Consiglio comunale. All’ordine del giorno della prima seduta c’è l’elezione del nuovo presidente. Il Pd rivendica la poltrona più alta nell’assemblea di Palazzo Marino, ma la segretaria metropolitana dei dem Silvia Roggiani deve ancora sbrogliare la matassa. Al ruolo di numero uno dell’assemblea, infatti, aspirano in due, che sono stati entrambi a un passo dall’entrare nella nuova Giunta Sala: la Buscemi, vicepresidente uscente del Consiglio, sostenuta dall’ala sinistra del Pd guidata da Barbara Pollastrini, e Barberis, esponente di Base Riformista. I favori del pronostico vanno alla prima. I motivi? La Buscemi ha preso più preferenze di Barberis e rappresenta un’area del partito che non è stata ancora premiata nei ruoli di vertice della nuova amministrazione, mentre Base Riformista, in cui si riconosce Barberis, può contare sulla vicesindaco Anna Scavuzzo. Al di là di ragionamenti da Manuale Cencelli, conterà anche il sostegno degli altri 18 consiglieri dem a Buscemi o Barberis. La Roggiani oggi alle 16.30 ha convocato una riunione a Palazzo Marino con tutti gli eletti del Pd in Consiglio per arrivare a una decisione. L’obiettivo della segretaria è una scelta all’unanimità, senza dover ricorrere a un voto che rischierebbe di spaccare il gruppo dem. In caso dovesse prevalere la Buscemi come presidente dell’assemblea, Barberis potrebbe tornare a fare il capogruppo, in attesa che, nel 2023, tra elezioni politiche e regionali, uno o entrambi gli assessori Pierfrancesco Maran e Marco Granelli lascino il Comune e si liberi un posto in Giunta. Nel caso, invece, dovesse prevalere Barberis come presidente del Consiglio, come capogruppo Pd il nome più gettonato è Bruno Ceccarelli. Beatrice Uguccioni, invece, è il nome preferito da Sala come vicesindaco della Città metropolitana.

Fuori dal Consiglio, intanto, giovedì andrà in scena la protesta contro gli eletti di FdI e Lega che Sentinelli e antagonisti reputano troppo vicini al neofascismo e al movimento Lealtà e Azione. Il portavoce dei Sentinelli Luca Paladini spiega: "Ci chiediamo perché, davanti a una consigliera che si dichiara fascista come la Valcepina, la leader di FdI Giorgia Meloni non abbia ancora mosso un dito. Per la Lega vale lo stesso discorso per la Sardone in Comune e Stefano Pavesi nel Municipio 8. Per noi è inaccettabile. Giovedì chiederemo le dimissioni di questi consiglieri o che FdI e Lega li costringano a dimettersi".