Morto Ciriaco De Mita: l'ex premier e segretario Dc aveva 94 anni

Classe 1928, è stato presidente del Consiglio dei ministri dal 1988 al 1989, più volte ministro e sindaco di Nusco (sua città natale)

Nusco (Avellino)- L'ex presidente del Consiglio e segretario della Democrazia Cristiana Ciriaco De Mita è morto oggi. Aveva 94 anni, compiuti il 2 febbraio scorso. A rendere noto il decesso è stato il vice sindaco di Nusco, Walter Vigilante.Classe 1928, De Mita è stato presidente del Consiglio dei ministri dal 1988 al 1989, più volte ministro. Attualmente rivestiva la carica di sindaco di Nusco (sua città natale) dal maggio 2014. Di recente era stato eletto per la seconda volta. Secondo quanto riferito il decesso è avvenuto nelle prime ore di stamani, giovedì 26 maggio, in una casa di cura di Avellino. Le sue condizioni si erano aggravate negli ultimi giorni. Stava seguendo un percorso di riabilitazione dopo la frattura del femore per la caduta dello scorso febbraio.

Raaggiunse l'apice della carriera politica negli anni '80, quando fu presidente del Consiglio dei ministri in un governo formato dalla coalizione del Pentapartito (Dc-Psi-Pri-Psdi-Pli) che cadde nel maggio del 1989. E' stato segretario nazionale dal 1982 al 1989 e poi presidente della Democrazia Cristiana dal 1989 al 1992. Deputato dal 1963 al 1994 e dal 1996 al 2008 ed europarlamentare dal 1999 al 2004 e dal 2009 al 2014, dopo la Dc ha fatto parte del Partito Popolare Italiano e della Margherita e dal 2008 al 2017 dell'Unione di Centro. L'ex premier ed ex segretario della Dc è stato il politico della Prima Repubblica che più di altri ha cercato di coniugare l'azione politica con la riflessione accademica, alla ricerca di innovazioni sociali e politiche. Non da ultimo è colui, da segretario Dc, che portò in campo due "professori", Romano Prodi e l'attuale inquilino del Quirinale Sergio Mattarella.

Nato a Nusco, in provincia di Avellino il 2 febbraio 1928, De Mita dopo il liceo vinse una borsa di studio per seguire i corsi della Cattolica di Milano, fucina di una schiera di esponenti del cattolicesimo democratico, che seppero coniugare l'impegno sociale e politico a quello all'interno della Chiesa che si avviava verso il rinnovamento del Concilio Vaticano II. Iscritto giovanissimo alla Dc, nel 1953 è tra gli aderenti alla corrente «Base» di Giovanni Marcora. La brillantezza intellettuale, quella dei suoi interventi congressuali, lo portò a scalare del gerarchie scudocrociate, fino alla sua prima elezione nel 1963 alla Camera, dove sedette ininterrottamente fino al 1994. 

In quegli anni fu più volte al governo (Ministro dell'Industria, Commercio estero, del Mezzogiorno, finché nel 1979 tornò all'impegno nel partito come vicesegretario e nel 1982 finalmente segretario, incarico che ricoprì fino al febbraio 1989. In quel ruolo De Mita cercò di rinnovare la Dc. Diventò Presidente del Consiglio nell'aprile del 1988, mentre era ancora segretario del suo partito, unico a ricoprire il doppio incarico dopo Fanfani. De Mita guidò nel 1992 la Bicamerale per le riforme costituzionali, la cui guida poi passò a Nilde Iotti, ma dopo l'approvazione della legge elettorale Mattarella nel 1993 il presidente Scalfaro sciolse le Camere sull'onda di Tangentopoli. Dopo due anni sabbatici fu di nuovo in Parlamento nel 1996 prima con il Ppi, poi con la Margherita, fino al 2008. La passione per la politica lo spinse negli ultimi anni di vita a candidarsi e a essere eletto sindaco della sua Nusco

Tra i primi a ricordare De Mita il segretario dem Enrico Letta: "Un appassionato di politica. Un grande leader che non si è mai tirato indietro nel compiere scelte difficili. E che ha investito come pochi altri sull'apertura della politica ai giovani in un tempo in cui avveniva esattamente l'opposto. Tanti, intensi ricordi". Il vice presidente del gruppo di Fi alla Camera, Gianfranco Rotondi ha sottolineato: "Non muore un patriarca defilato ma un protagonista attivo con un pensiero moderno. La mia vita è scorsa fino a oggi nel ragionare con lui, spesso in disaccordo. Oggi mi sento disorientato,da domani parleremo dello statista, del leader, e avremo da parlarne per tutto il resto della nostra vita". Su Twitter l'omaggio del Commissario Ue per l'Economia Paolo Gentiloni: "Ricordo Ciriaco De Mita. Le qualità di un leader politico autentico. L'orgoglio delle radici nel suo territorio. La statura intellettuale. E una straordinaria curiosità per le opinioni e le storie diverse dalle proprie".