Alitalia a rischio gli stipendi di febbraio

Lo ha detto il commissario straordinario, Giuseppe Leogrande ai sindacati

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Roma, 10 febbraio 2021 - Alitalia in amministrazione straordinaria potrebbe non riuscire a pagare gli stipendi di febbraio senza la rapida erogazione dei 20 milioni di euro legati ai fondi di ristoro per il mese di novembre. E' questo l'allarme lanciato dal commissario straordinario, Giuseppe Leogrande, nel corso di un incontro con Filt, Fit, Uilt e Ugl ta. "Il commissario Leogrande", si legge in una nota sindacale congiunta, "ha ribadito la situazione di forte criticita' finanziaria dell'azienda che, in assenza dell'urgente erogazione dei fondi di ristoro previsti, pone a serio rischio l'erogazione delle retribuzioni di febbraio".

Il richiamo della Ue

La Ue torna a chiedere una "vera" discontinuita' per la nuova  Alitalia e sottolinea che l'approccio della Commissione "non cambia" in base al governo insediato. "Non sono affari miei", ha tagliato corto la commissaria Ue alla Concorrenza, Margrethe Vestager. "Io ho la responsabilita' che le nostre norme comuni sugli aiuti di Stato vengano confermate", quindi "se gli aiuti di Stato vengono concessi in forma illegale, dovranno essere recuperati, non importa quali sono le posizioni del Governo sull'Europa", ha aggiunto. Vestager ha anche sottolineato che "la valutazione sugli aiuti di Stato ad  Alitalia e' quasi terminata sui primi due grandi prestiti" e "ora che ho lavorato con diversi Governi italiani su questo tema", ha rilevato, va ribadito che "se viene creata una nuova compagnia deve essere una nuova compagnia con un business model sostenibile" e "capace di fare buoni investimenti". La commissaria ha inoltre ribadito i criteri di verifica sulla nuova compagnia quali il brand, gli impiegati e gli asset dell'azienda. "Gli acquisti di asset vanno fatti in condizioni di mercato", ha precisato. "Vorrei incoraggiare fortemente che venga fatta una nuova compagnia", perche' altrimenti "una decisione negativa sugli aiuti di Stato, se arrivera'", verrebbe trasmessa "alla successiva compagnia se non e' una nuova compagnia" che dovrebbe dunque risarcire gli aiuti illegittimi ottenuti in passato.

I sindacati

"Riteniamo positivo che oggi si sia avviata una prima fase di confronto con la DG Concorrenza. Sono emersi temi molto importanti per il futuro di  Alitalia in amministrazione straordinaria e per la nuova Ita ma il dialogo dovrà proseguire". Così i segretari Generali di Filt- Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti Stefano Malorgio, Salvatore Pellecchia e Claudio Tarlazzi a margine dell`incontro sul futuro di Alitalia in amministrazione straordinaria e la Newco Ita con la Direzione Generale Concorrenza della Commissione Europea. La riunione è stata organizzata da Etf, la Federazione europea dei lavoratori dei trasporti a cui Filt- Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti aderiscono.  "Ci sono questioni che vanno chiarite e che richiedono quindi un nuovo incontro a breve; in particolare non siamo d`accordo su come applicare la discontinuità tra Alitalia in amministrazione straordinaria e la Newco Ita".

Spiegano Stefano Malorgio, Salvatore Pellecchia e Claudio Tarlazzi, che proseguono: "Le procedure in sede di Commissione devono essere velocizzate evitando al contempo un inutile nuovo bando di gara".  "Inoltre, - dichiarano i tre segretari Generali di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti - la nuova Ita deve avere le stesse opportunità degli altri competitor di acquisire il complesso dei beni aziendali di Alitalia in amministrazione straordinaria. In tale ottica non condividiamo le richieste di cessione 'a pezzi' degli asset strategici: Personale dipendente, brand, logo, beni strumentali indispensabili alla produzione, slot, handling e maintenance costituiscono un patrimonio di valore in quanto 'unicum' produttivo. In caso contrario saremmo di fronte ad un danno causato ad Ita, ai lavoratori ed al Paese. Ne consegue che, anche nell`ambito di una procedura di bando aperto, le offerte per l`acquisizione dell`intero complesso dei beni aziendali debbano essere preferite".  "Infine, - concludono Malorgio Pellecchia e Tarlazzi - riteniamo che il Governo nascente debba al più presto affrontare con determinazione questo tema, puntando al rilancio del progetto ITA, valorizzando la natura industriale e innovativa dell`investimento e richiedendo in questo senso all`Europa un trattamento analogo a quello riservato alle altre compagnie europee. In una situazione così drammatica del comparto non possiamo permetterci di sbagliare".