Principino: 300mila euro di investimenti per la gestione biennale

Il piano della società dei bagnini prevede la piena occupazione e, negli anni a seguire, anche una nuova Spa

Il Centro congressi del Principino

Il Centro congressi del Principino

Viareggio, 8 ottobre 2015 - Nel quadro disastroso del dissesto e dei fallimenti societari c’è l’estrema possibilità che buona parte dei dipendenti delle partecipate vengano licenziati. Per questo al curatore della Patrimonio, la società fallita che possiede i beni e le aziende del Principino, piace il business plan presentato dai bagnini della Congressi Srl. Il piano nasce come un’ipotesi di gestione basata sulle necessarie ristrutturazioni (messa a norma e ammodernamenti) per 1 milione e 200 mila euro ammortizzabili in 10 anni di attività; o, stante la situazione di default, un intervento minimale di intonacature e risistemazioni da 300 mila euro ammortizzabili in almeno 200 mila euro di gestione. Sulla base di questo progetto la società dei bagnini chiede l’assegnazione della gestione promettendo il mantenimento della piena occupazione.

Il piano si basa su interventi di sponsor e il dilazionamento biennale del pagamento dei lavori di messa a norma accettato preventivasmente dal costruttore interpellato: dilazionamenti legati agli incassi annuali (si parla anche, ma non nel business plan, dell’ipotetico ingresso in società dei costruttori). Il piano è stato redatto dall’architetto Roberto Giovannetti, dal consulente del lavoro Angelo Lippi, e dal tributarista Carlo Pighini. I dipendenti della Congressi Srl che hanno presentato il business plan sono Mirko Guidi, Emanuele Lippi, Luca Maria Alberto De Prete, Nicola Masoni, Filippo Salvatori e Gianmarco Francesconi. Una parte dei dipendenti entrerebbe nel business come soci, altri come dipendenti.

Il progetto presentato all’amministrazione comunale e al curatore Donato Bellomo parte dall’analisi degli ultimi bilanci della Congressi Srl, caratterizzati da incassi ridotti (ultimamente anche sotto il milione l’anno) a fronte di una perdita media annuale di circa 350 mila euro. Il piano strategico di diffusione del brand prvede un enorme rilancio della convegnistica e dell’affitto delle sale, anche con pacchetti da 1 a 4 giorni con servizi, catering e gite. Un nuovo service tale da portare, nelle previsioni, i ricavi a 2 milioni 75 mila con un profitto lordo di 68 mila euro l’anno prossimo; e far crescere i ricavi globali a 2,2 milioni nel 2017, con utili lordi per 160 mila euro. Il personale verrebbe mantenuto tutto, ma con una redistribuzione dei ruoli e delle assunzioni stagionali in modo da ottimizzare il rapporto costi-benefici per l’attività. E’ evidente che il piano, almeno nel biennio iniziale, contempla come obiettivo primario la piena occupazione e non la redditività. Ma la società dei bagnini spera che l’affidamento della gestione possa proseguire anche negli anni successivi: il piano base, decennale, prevede anche una riallocazione globale delle funzioni, con nuovi accessi laterali, la costruzione di un magazzino, e la realizzazione di una Spa interrata, oltre all’ammodernamento delle cabine e al progressivo rinnovo delle attrezzature di spiaggia. E, come avviene nei moderni centri termali, la costruzione di accessi alla spiaggia e alla Spa tramite braccialetti magnetici dotati di trasponder.

Beppe Nelli