‘La pazza gioia’ contagia i viareggini. E la città ora si candida per la prima

Martina "strappa" al regista Virzì la promessa di una presentazione

Regista  e vicesindaco

Regista e vicesindaco

Viareggio, 2 luglio 2015 - Non sarà proprio «la prima», che forse sarà ospitata a gennaio dal Festival del cinema di Berlino. Ma potrebbe essere buona «la seconda». Sì; «La pazza gioia» sarà presentata eccezionalmente in città, con l’allure da tappeto rosso, da Paolo Virzì. Non ha dovuto insistere troppo l’assessore alla creatività Rossella Martina, che è andata a trovare il regista sul set allestito tra le tende e le sdraio del bagno Tirreno. «Pensavo – ci dice Martina – che dopo otto ore di riprese sotto il solleone mi avrebbe liquidata in fretta e furia...» E invece, senza neppure dover insistere troppo è riuscita a strappargli una promessa. «Gli ho chiesto se potevamo costruire un’occasione speciale per il lancio del film, ospitando a Viareggio un’anteprima del suo lavoro con i protagonisti». E Virzì ha detto sì. Poi si è fatta prendere la mano, e – complice un’occhiata d’intesa con l’ex dirigente alla cultura Giulio Marlia, che l’ha accompagnata – guardando lontano gli ha proposto di partecipare alla prossima edizione di Europa Cinema, ancora tutta da costruire. In previsione quasi certamente per aprile. «Ci piacerebbe poter premiare sua moglie Micaela Ramazzotti, protagonista della pellicola. Ne parlerò anche con gli organizzatori di Lucca Film Festival, con cui lo scorso anno è nata una collaborazione. Vediamo».

MANCAVA, a Viareggio, quest’aria frizzantina di ribalta. Le riprese de «La pazza gioia», tra set, attori, e feste improvvisate al termine dei ‘ciak’, ci riportano indietro nel tempo; quello di Monicelli e Fellini. Mancava, a Viareggio, l’opportunità di mettersi in posa; anche se le velleità di cui andar orgogliosa non sono rimaste poi tante. Ma evidente abbastanza da incantare un occhio critico, decisamente critico, come quello di Virzì. «E’ rimasto davvero stupefatto per l’accoglienza ricevuta. Non ha smesso un attimo di ringraziarci – racconta ancora Martina – per tutta la disponibilità ricevuta. Dal comando della Municipale, agli uffici del Comune». Anche gli hangar della Cittadella si sono aperti per ospitare tutta l’attrezzatura.

E POI i viareggini, curiosi e comparse. Tra i protagonisti del film c’è proprio un bambino viareggino. Figlio di Micaela Ramazzotti, nel copione. In verità figlio di un’insegnante delle Lambruschini. Come un piccolo divo si lascia aggiustare i capelli, sulla sua personale poltroncina. E anche quando la storia vira verso altri lidi, come quello di Ansedonia, trovi una faccia nota. Proprio l’ex dirigente alla cultura Marlia, insieme alla moglie, è stato scelto per interpretare la parte del borghese milanese invitato ad una cena formale in villa. «Per la nostra città – conclude Martina – questa è una vetrina incredibile, anche sotto l’aspetto turistico. Virzì ha fermato i momenti più belli che Viareggio può offrire. Il Carnevale, d’inverno, e la spiaggia, d’estate. La Passeggiata, i locali. Tutte quelle immagini da cui la città può e deve ripartire»

Martina Del Chicca