'Quelli che non', la rinascita di tanti ragazzi con disturbi psichici

Calcio, teatro e danza contro la paura

Compie 18 anni di attività l’associazione 'Quelli che non' al centro Marco Polo

Compie 18 anni di attività l’associazione 'Quelli che non' al centro Marco Polo

Viareggio, 23 febbraio 2017 - Mirco non ha paura di tirare un calcio di rigore. Il pallone può sbattere contro un palo o perdersi sul fondo, vicino alla bandierina del calcio d’angolo. È indifferente. Perché, per Mirco, la cosa importante è essere lì, davanti a quel pallone, dentro quel rettangolo da gioco. Anche Alessia non ha timore di recitare una poesia davanti agli altri. Né ha paura di improvvisare un balletto. È l’atto in sé a renderla libera. Sono i sorrisi dell’insegnante a emozionarla. Mirco e Valeria sono due dei ragazzi con disturbi psichici o neurologici che ogni martedì e giovedì si ritrovano al Centro Marco Polo di Viareggio per partecipare alle attività dell’associazione 'Quelli che non': allenamenti di calcio, teatro, danza, forme di interazione e aggregazione che consentono ai ragazzi di crescere, di confrontandosi con se stessi e con gli altri. Lo scopo di «Quelli che non» è di creare un ponte tra questi ragazzi fragili e il mondo esterno: un ponte che vuole allargare i confini, che vuole dimostrare come la diversità sia una risorsa e non un ostacolo.

«LA NOSTRA associazione – spiega Paola Morescalchi, una delle volontarie che ogni settimana organizza le attività – nasce dalla constatazione di un’assenza nel tessuto sociale del territorio, la mancanza di un centro diurno di neuropsichiatria infantile. Questi ragazzi hanno bisogno di un’alternativa che li consenta di mettersi alla prova». L’associazione porta avanti il suo impegno dal 1999. Per sopperire alla penuria di finanziamenti, i volontari hanno trovato forme autonome di sostentamento come, ad esempio, i mercatini di Natale e di Pasqua con la vendita di pupazzi e collanine realizzate dai ragazzi. Ma ci sono tanti progetti in cantiere. «La nostra forza è che siamo una grande famiglia».

GIANFRANCO Ratti è una delle anime di «Quelli che non». Per anni ha fatto l’allenatore di calcio poi un giorno ha deciso di dedicare anima e cuore all’associazione. Ci mostra orgoglioso le fotografie della partita che i suoi ragazzi hanno giocato con una squadra del settore giovanile del Viareggio. «Alcuni sono arrivati qui che avevano paura persino di toccare un pallone. Avevano paura perché nessuno li aveva insegnato. Il nostro lavoro è proprio questo, cancellare la paura, abbattere la distanza». Come nel caso di Manuele che adesso corre con gioia dentro il campo da pallone. E pazienza se il pallone non rimarrà attaccato ai piedi, nel suo sorriso dopo una corsa c’è tutto il senso di una sfida vinta.