Il baccalà servito era il 'molva': nei guai fornitori di ristoranti

Stangate dalla Capitaneria due aziende che distribuiscono il pesce

 La rete irregolare di circa un chilometro recuperata e messa sotto sequestro dalla Capitaneria di porto

La rete irregolare di circa un chilometro recuperata e messa sotto sequestro dalla Capitaneria di porto

Viareggio, 25 agosto 2016 - NON ERA «baccalà estivo con patate» come veniva scritto nel menù servita da un ristorante di Lido di Camaiore. Era invece il «molva», una specie ittica simile al merluzzo da cui viene prodotto il baccalà. ma di qualità e di e valore commerciale inferiore. Nei guai non è finito il titolare del ristorante bensì le due ditte fornitrici che aveva tratto in inganno l’esercizio commerciale che rifornivano che i clienti del ristorante stesso.

E così per le due ditte sono arrivate altrettante sanzioni, per quasi 2700 euro. Secondo la capitaneria consapevolmente lavoravano e confezionavano il «molva» apponendovi una etichetta non conforme. E per questo la sanzione amministrativa è di 1166 euro. Ma secondo il verbale della capitaneria

omettevano altre informazioni utili per la corretta rintracciabilità del prodotto, ovvero zona, attrezzi di cattura e nome scientifico (la sanzione, in questo caso, ammonta a 1500 euro).

Nessun verbale invece per il titolare del ristorante, che è risultato in buona fede ed indotto in errore dalle errate etichette e dalle stesse fatture di acquisto, riportanti la dicitura “Baccalà estivo con patate”. Così come in buona fede erano certamente i consumatori, convinti di mangiare (e pagare) dell’ottimo baccalà.

Questa operazione è rientrata nel quadro dei controlli della Capitaneria di porto di Viareggio effettua, a maggior ragione nel clou della stagione estiva, nell’ambito dei propri compiti istituzionali, ovvero sicurezza della navigazione, tutela dell’ambiente marino e delle sue risorse, in particolare della pesca.

Nei giorni scorsi i militari hanno ispezionato le cucine e le celle frigorifere di alcuni esercizi commerciali (in particolare ristoranti ed hotel) della Versilia, poco prima dell’orario di apertura ai clienti.

Sostanzialmente buona la situazione riscontrata per quanto riguarda la tracciabilità e la conservazione dei prodotti ittici. Ad eccezione dell’episodio a cui accennavamo all’inizio.

Durante le notti scorse poi, poi, sono stati effettuati controlli in mare ai pescherecci in attività ed alle reti da posta.

Durante la vigilanza, proprio nelle vicinanze dell’imboccatura portuale, la motovedetta della Guardia Costiera si è imbattuta in una rete da posta tipo tramaglio di circa 1000 metri, stesa senza alcun segnalamento luminoso e quindi potenzialmente pericolosa per la sicurezza della navigazione e per l’ambiente .

La rete, priva di idonee targhette identificative per risalire ai proprietari, è stata salpata dai militari, non senza difficoltà, e sottoposta a sequestro amministrativo contro ignoti.