Pluriservizi perde la causa. Farmacista risarcita

Alla ex direttrice Mei 50 mila euro

Il farmacista controlla le ricette mediche (Foto di repertorio Newpress)

Il farmacista controlla le ricette mediche (Foto di repertorio Newpress)

Viareggio 22 dicembre 2017 - Era stata retrocessa da direttrice delle farmacie comunali: adesso vince la causa di lavoro per 50mila euro. Il giudice del lavoro di Lucca, Agostina Manfredini, ha dato ragione a Graziella Mei che, sotto l’amministrazione Bertola, era stata ‘demansionata’ ovvero le era stata tolta la posizione lavorativa di direttrice. La Mei opera ancora alla farmacia comunale numero 1 di via Del Fortino a Lido di Camaiore. Adesso però a ricevuto una somma a titolo di risarcimento danni che addiziona l’indennità di posizione non goduta ai danni biologici ed altro oltre alle spese legali: 32mila o più 8mila euro.    Si tratta di somme che l’azienda Pluriservizi quindi ha dovuto sborsare: per questa causa erano stati accantonati comunque dall’azienda 75mila euro. La vicenda risale al 2010 quando alla direttrice di tutte le farmacie comunali venne tolta l’indennità di posizione per rimuoverla dal ruolo direttivo: tale ‘retrocessione’ non venne digerita e la Mei intentò un contenzioso per ‘demansionamento’ ingiustificato. Il giudice del lavoro le ha dunque riconosciuto oltre alle indennità non godute per circa 600 euro mensili, un danno di 15mila euro per non aver potuto aspirare ad una carriera migliore nel settore oltre a 14mila euro per danno biologico, avendo la stessa farmacista prodotto documentazione che comprovava un suo stato di salute precario a causa del peggioramento del proprio ruolo lavorativo.

Infatti, dopo la vicenda, la Mei trascorse un periodo di malattia a casa per oltre un mese. Un altro mattone che cade sulla testa della partecipata per una situazione vecchia: il fatto preoccupante è che si sia proceduto a togliere semplicemente un’indennità per far retrocedere una persona dal ruolo direttivo senza seguire il dettato normativo che prevede che il lavoratore possa essere costretto a rivestire un ruolo ‘minore’ solo in determinati casi e con il suo consenso.