E’ morto Brutus, travolto da un’auto: era la mascotte della palestra

Doveva essere soppresso 15 anni fa, ma poi fu adottato dalla palestra

Brutus, il cane del Michie Mouse

Brutus, il cane del Michie Mouse

Viareggio, 9 luglio 2017 - E’ stato investito mentre faceva il suo solito giro mattutino: usciva dalla palestra, andava a bussare alla porta di un anziano che gli dava qualcosa da mangiare, passava dal bar e dalla panetteria per i saluti e poi tornava a casa. Era Brutus, il piccolo cane lupo della palestra Michie Mouse, anzi il cane del quartiere Bottega Nuova alla Migliarina. Un quartiere in lutto dopo che il meticcio è morto dopo il terribile impatto.

«Purtroppo era diventato sordo e non ha sentito l’arrivo dell’auto» racconta Stefano Giovannoni, deus ex machina della nota palestra da oltre 30 anni, che l’aveva adottato 15 anni fa evitandogli la soppressione. Occhi grandi e dolci, Brutus passava le sue giornate al Michie, di cui era diventato la mascotte. Se ne stava alla reception dal lunedì al venerdì, e tutti gli volevano bene, lo salutavano, lo accarezzavano.

E poi, quando iniziava ad annoiarsi, usciva e se ne tornava a casa al Terminetto. «Era un cane affettuoso e tranquillo – prosegue Giovannoni – e soprattutto intelligente e indipendente, non certo un cane umanizzato: girava tutto il quartiere da solo e non si è mai perso. Tutti gli volevano bene, ho ricevuto centinaia di messaggi di solidarietà e affetto».

Brutus aveva vissuto intensamente: Giovannoni, quando allenava il Vela Basket, se lo portava sempre dietro, per non parlare delle traversate in barca Viareggio-Corsica. Ed era cresciuto insieme al Michie, che dopo diversi ampliamenti (tra cui la creazione del box di 300 metri per il crossfit) ha raggiunto quota oltre 1000 iscritti.

Che vivono giorni di lutto: «era un canino veramente speciale», «per non dimenticarti racconterò le avventure passate insieme», «grande Brutus, ti ricordo per le tue invasioni di campo al Palazzetto» sono alcuni dei commenti su Facebook. «Probabilmente prenderò un altro cane – conclude Giovannoni – perché l’affetto e le gioie che danno sono impagabili».

Brutus avrà quindi un erede e rimarrà nel cuore e nella memoria di tutti, perché era stato anche l’immagine di un campagna pubblicitaria del Michie per invogliare i sedentari a darsi una mossa e andare in palestra. A non stare sempre in casa davanti la tv o con la testa china sullo smartphone; un po’ come Brutus, un cane libero, sempre in movimento, che ha vissuto la sua vita.

D.P.