«Sanitopoli», confermata la condanna all’ex presidente Lorenzetti

Delibere per autorizzare le Asl ad assumere: a processo anche l’ex assessore regionale Rosi

IL PROCESSO L’ex presidente della Regione, Maria Rita Lorenzetti, con l’ex assessore Maurizio Rosi

IL PROCESSO L’ex presidente della Regione, Maria Rita Lorenzetti, con l’ex assessore Maurizio Rosi

Perugia, 15 marzo 2016 - CONFERMATA dalla Corte d’appello di Perugia la condanna a otto mesi di reclusione (pena sospesa) per l’ex presidente della Regione Umbria Maria Rita Lorenzetti accusata di falso ideologico, in relazione a una delibera di Giunta del 2009 che autorizzava alcune Asl ad assumere personale. Aggravate da 8 mesi e 15 giorni a nove mesi e 15 giorni le condanne per l’ex assessore alla Sanità Maurizio Rosi e per l’ex direttore generale del settore Paolo Di Loreto. Anche per loro le pene sono state sospese. La Corte ha inoltre dichiarato la falsità delle delibere numero 46 del 19 gennaio del 2009 e 1402 del 5 ottobre del 2009 della Giunta regionale, disponendo la trasmissione degli atti alla procura di Perugia «per le sue valutazioni in ordine al reato di falso ideologico relativo ai verbali delle riunioni della Giunta regionale dell’Umbria concernenti l’approvazione delle predette delibere». La Lorenzetti e tutti gli altri imputati hanno sempre sostenuto la correttezza del proprio comportamento. Le difese non escludono ora il ricorso in Cassazione «perché venga dichiarata l’estraneità agli addebiti» dei loro assistiti. Confermate invece le assoluzioni già pronunciate in primo grado per Luca Conti, Sandra Santoni, Maria Gigliola Rosignoli, Francesco Ciurnella, Franco Biti e Giuliano Comparozzi.