«Menopausa? Può diventare uno dei periodi migliori della vita»

Consigli per affrontare al meglio questo periodo. Elisabeth Poley: «Io ci sono passata con il sorriso»

Uno dei segreti per affrontare al meglio il periodo tanto temuto dalle donne è quello di fare movimento all’area aperta

Uno dei segreti per affrontare al meglio il periodo tanto temuto dalle donne è quello di fare movimento all’area aperta

Perugia, 29 Aprile- Menopausa , un periodo della vita da affrontare con naturalezza. Ne parliamo con la dottoressa Elisabeth Poley, consulente nutrizionale e lettrice della Nazione. La menopausa si manifesta in genere dopo i 50 anni di età, ma a volte può essere anche provocata in seguito ad un intervento operativo o a un trattamento attinico e quindi comparire prima dei 45/50 anni. Il primo calo ormonale si verifica per la donna a 35 anni, mentre un secondo calo ormonale si ha verso i 40/41 anni , fino ad arrivare poi verso i 50/55 alla menopausa. «Un periodo – dice la Poley – che può essere anche molto bello per il raggiungimento di una nuova consapevolezza e maturità: i figli sono grandi, si è meno disponibili ad accettare compromessi , si è decise a vivere una nuova vita che ci renda più serene e appagate. Ma è comunque un periodo difficile in cui avvengono profondi cambiamenti sia a livello fisico che emotivo che vanno affrontati nel modo giusto».

Cosa succede nel nostro corpo, ma soprattutto cosa succede nella nostra mente ?

«Lo sbilanciamento ormonale che si manifesta in primis con una carenza di estrogeni porta a cambiamenti importanti nella nostra struttura fisica come aumento di peso soprattutto a livello di vita e cosce , perdita del tono muscolare, capelli che si assottigliano e si spezzano, pelle che diventa più opaca e asfittica, perdita di massa ossea, mal di testa, sudorazioni notturne e vampate di calore. Si possono poi avere disturbi anche a livello psicolo-emotivo come una maggiore irritabilità, ansia, insonnia, turbe dell’umore e spesso anche depressione».

Insomma una caporetto!

«No, non è così, questo momento particolare della vita se affrontato nel modo giusto può diventare anche uno dei periodo migliori della nostra vita di donne. La farmacologia tradizionale prescrive in questi casi la terapia ormonale, che è sicuramente efficace facendo sparire moltissimi disturbi, evita l’incremento di peso e le turbe emotive , ma porta purtroppo una serie di effetti collaterali il peggiore dei quali è sicuramente una maggiore predisposizione ai tumori femminili».

Esistono delle alternative ?

«Sì, cominciando innanzitutto col modificare il proprio stile di vita . Dobbiamo migliorare il nostro modello alimentare, mangiando meno zuccheri e carboidrati , più verdure e frutta (attenzione alle frutte troppo zuccherine come banane, cachi e fichi per esempio) e proteine nobili come il pesce e le carni bianche. Bere molto, perché a causa del calo di estrogeni la pelle e le mucose diventano più secche e dobbiamo quindi idratarci il più possibile. Se non lo abbiamo mai fatto, iniziare a muoverci, camminare all’aria aperta e in mezzo alla natura , trovare ogni scusa possibile per muoversi. E già con questi piccoli accorgimenti tanti disturbi si attenueranno. Ma possiamo migliorarli di molto grazie al supporto dell’integrazione naturale di qualità, che abbia caratteristiche di elevata biodisponibilità e assimilabilità».

Vediamo su quali fronti agire, e come.

«Fronte metabolico: occorre riattivare il metabolismo sia attraverso una moderata ma costante attività fisica (è sufficiente camminare almeno mezz’ora al giorno) sia attraverso degli integratori specifici come il cromo, le alghe, l’acido linoleico . Per chi ha problemi di tiroide vanno eliminate le alghe che possono essere sostituite per esempio con l’aceto di mele.  Fronte osseo : le ossa con la perdita degli estrogeni si demineralizzano e diventano più spugnose e facili alla rottura. In questo caso sono utili dosi generose di vitamina D3, magnesio, calcio, boro e silicio . Il silicio tra l’altro aiuta anche a reidratare la pelle e a rafforzare i capelli rendendoli piu’ sani e splendenti. Fronte cardiovascolare: è importante fare prevenzione per evitare ipertensione , tachicardie e aritmie che sono tipiche di un incremento dello stato di ansia . E’ utile quindi assumere più aglio nella propria alimentazione, ridurre l’uso del sale, ridurre il livello di omocisteina con l’acido folico, e assumere , se ci si sente tachicardici del biancospino anche in forma di tisana . Anche il colesterolo potrebbe aumentare con la menopausa e va quindi tenuto sotto controllo con un generoso ricorso agli omega 3 e fitosteroli vegetali. Fronte delle patologie autoimmuni legate soprattutto alla tiroide che spesso diventa ipofunzionante con assunzione di tirosina, selenio e zinco. Spesso infatti con la menopausa la tiroide tende a rallentare la sua attività con conseguente rallentamento del metabolismo e aumento di peso.  Bilanciamento ormonale attraverso l’assunzione di fitoestrogeni naturali come gli isoflavoni di soia,il trifoglio rosso , la cimcifuga e l’olio di Primula e olio di Lino . Molto efficace in alcuni casi  anche un floriterapico che si chiama Equilibrio Donna e che agisce sia sul bilanciamento ormonale sia sulle problematiche di umore».

E per le vampate?

«Per le vampate e le sudorazioni notturne si può integrare anche con la floriterapia con fiori come Mulla Mulla o con l’olio essenziale di salvia. Per gli stati di ansia, l’insonnia, l’irritabilità e il nervosismo consiglio una pianta che si chiama Griffonia Simplicifolia, cha va a dare serenità e riequilibra gli sbalzi d’umore tipici di questo periodo. Agisce sul livello di serotonina che è l’ormone del buonumore e della serenità».

E se ci si sente depresse?

«Può essere d’aiuto l’adenosilmetionina ( Same) o la Rodiola e l’iperico.

Io ci sono passata, e vi assicuro – dice la Poley – che posso dire che è stato e continua ad essere uno dei periodi migliori della mia vita. Ma attenzione al ‘fai da te’. L’importante è prima consultarsi con un medico e poi eventualmente con un consulente nutrizionale esperto di terapie integrative».

D.M.