Lo sfogo di un padre disperato: "Non vedo mia figlia da tre anni"

La madre è scappata in Romania e gli nega ogni contatto

Infanzia contesa

Infanzia contesa

Perugia, 26 marzo 2017 - Da tre anni non vede sua figlia. Nemmeno in fotografia. Non ha prove che la bambina stia bene e nemmeno di dove si trovi. E’ il calvario di un padre che dal 2014 non ha fatto altro che difendersi, da innocente, perfino dalla più infamante delle accuse. E anche oggi che la legge gli da ragione non può ancora riabbracciare il suo amore più grande. Della sua paternità restano solo le continue richieste di denaro che arrivano dalla Romania, dove la sua ex compagna e madre della bambina, è scappata.

L’uomo che chiede soltanto di poter rivedere la piccola e poterle spiegare che il suo papà le vuole bene, che i nonni le vogliono bene e che in Italia, paese dove è nata e di cui è cittadina, lui sta facendo il possibile per farla tornare. Il racconto di questo quarantenne del Perugino lascia senza fiato, "quando la relazione ha cominciato ad avere dei problemi – ci racconta – la mia compagna ha iniziato a fare leva sulla bambina. La riteneva una cosa sua, non me la faceva vedere e non rispettava mai le regole".

Fino al peggio. "Quando ho chiesto una disciplina di questi rapporti lei mi ha denunciato per stalking, così in maniera infondata per crearmi un problema". Accusa archiviata.

"Quando il giudice ha stabilito l’affido congiunto – prosegue il padre – ha portato la bambina in pronto soccorso per degli arrossamenti che aveva alle parti intime. In sostanza m’ha denunciato per per abusi sessuali sulla mia bambina di tre anni".

E qui inizia il travaglio. La piccola viene affidata ai servizi sociali. L’uomo viene indagato, perquisito, intercettato. Ogni suo file viene passato al setaccio. Ma l’indagine viene archiviata. Gli inquirenti non trovano alcun riscontro. Semplicemente la bambina doveva essere allergica alle salviette che quel giorno la nonna ha usato per pulirla. Decade l’ipotesi del più tremendo dei crimini e quando la donna capisce che la situazione sta per ritorcerglisi contro, prende la bambina e scappa. A dicembre del 2016 il Tribunale dei minori emette il decreto simbolo di questa brutta storia.

Scrive in sostanza che il padre è stato accusato ingiustamente («del tutto scagionato dalle accuse»), che la madre poiché ha portato via la figlia senza alcun consenso del padre ("strappata al suo abituale contesto") è dichiarata decaduta dalla sua responsabilità genitoriale ed infine che ad un eventuale rientro in Italia la bambina dovrà essere affidata al padre "unico esercente della responsabilità genitoriale". Dovrebbe essere il punto del lieto fine, e invece: la piccola è ancora lontana e al padre è intimato il pagamento di 15 mila euro di alimenti alla ex compagna.