Rapina con sequestro di persona: banditi in fuga con 76mila euro

Forano il pavimento e poi aspettano gli impiegati della banca

Polizia davanti all’ istituto di credito di Poggibonsi preso di mira da tre banditi

Polizia davanti all’ istituto di credito di Poggibonsi preso di mira da tre banditi

Siena, 20 novembre 2014 - ​ E’ stato un colpo clamoroso e anche spettacolare. I banditi all’alba hanno fatto un foro nel pavimento di una pasticceria, da cui sono entrati nella banca, e hanno aspettato l’arrivo degli impiegati per l’apertura degli uffici. Poi, minacciandoli con un taglierino, li hanno costretti ad aprire il caveau. Il bottino della rapina è di 76 mila euro. I malviventi hanno preso di mira l’agenzia del Monte dei Paschi di Largo Usilia, a Poggibonsi, a due passi dal centro.

Erano tre, due con il passamontagna e uno a volto scoperto. Parlavano italiano e hanno agito con freddezza e estrema lucidità. Quando gli impiegati della banca, tre in tutto, che secondo un copione ormai collaudato erano stato rinchiusi in uno sgabuzzino sono riusciti a liberarsi e a dare l’allarme, i banditi erano già lontani. Non sarà semplice per la polizia, che sta conducendo le indagini, prendere gli autori del colpo. Stando a una prima ricostruzione, i tre si sono messi in moto alle prime luci dell’alba, o addirittura nella notte. Hanno fatto un foro nel pavimento di una pasticceria confinante con la banca, e da quell’improvvisato tunnel sono entrati negli uffici. Avevano calcolato tutto. Sapevano che gli impiegati sarebbero arrivati intorno alle 8, che avrebbero avuto pochi minuti per agire, che il caveau custodiva un tesoretto. Con la massima disinvoltura i tre banditi, chiusi all’interno dell’agenzia, hanno atteso che arrivassero i dipendenti . Quando sono arrivati, come prima cosa li hanno messi in un angolo, minacciandoli. Poi, hanno costretto uno degli impiegati ad aprire il caveau della banca. Mentre un bandito teneva a bada gli impiegati gli altri due prendevano i soldi: 76 mila euro. Prima di scappare, per coprirsi la fuga, i banditi hanno rinchiuso i tre impiegati in uno stanzino, dove sono rimasti per alcuni minuti. Quando ce l’hanno fatta a uscire e dare l’allarme i rapinatori erano già lontani. Poco dopo sono arrivati gli agenti del commissariato poggibonsese, diretto dal vicequestore Pierluigi Manganelli, e nella zona per tutta la mattinata è stato un viavai di volanti. Mentre alcuni poliziotti raccoglievano le testimonianza degli impiegati, altri si mettevano sulle tracce della banda. Sono scattati posti di blocco e controlli un po’ su tutto il territorio, ma fino a questo momento dei malviventi non ci sono tracce.

NESSUNO nella via, che pure è molto popolata e piena di negozi, si è accorto di nulla. «Mi sono svegliato alle 8, ma non ho sentito o notato niente di particolare – racconta un pensionato che abita a pochi metri dalla banca -. Quando ho visto tutti quei poliziotti ho chiesto che cosa fosse successo e mi hanno detto che c’era stata una rapina». «Anche io abito in quella via – commenta una giovane mamma – ma ho saputo della rapina solo quando ho sentito le sirene della polizia. Ed è meglio così, perché mi sarei spaventata tantissimo». Le ricerche dei banditi, intanto, vanno avanti a ritmo serrato anche fuori provincia. Nella banca presa di mira dai malviventi ci sono le telecamere a circuito chiuso e le immagini della rapina potrebbero dare un aiuto concreto alle indagini.