Delitto Morchi, indagini senza tregua. Perquisizioni dopo l’effetto-identikit

«Chi l’ha visto?» rilancia la pista dei sospetti di un telespettatore

Marina Palma a «Chi l’ha visto?» la scorsa estate quanto venne rivelato l’identikit dell’assassino

Marina Palma a «Chi l’ha visto?» la scorsa estate quanto venne rivelato l’identikit dell’assassino

Castelnuovo Magra, 25 novembre 2016 - Il caso Morchi – la pensionata di Castelnuovo Magra trovata  senza vita dalla figlia  Marina   Palma in un lago di sangue con le mani mozzate nel tinello della sua  abitazione di via Pavoltrisia la mattina del 14 marzo del 2013 – è tornato alla ribalta nazionale. Sulla terribile vicenda c’è stato mercoledì sera  un nuovo servizio sulla popolare trasmissione di Rai3  «Chi l’ha visto?» che nel luglio scorso a  tre anni dall’omicidio ha mostrato per la prima volta un identikit in possesso agli investigatori dell’Arma fin dai primi giorni del delitto ma che non era mai stato reso pubblico.

E nella trasmissione dell’altra sera è stata resa pubblica anche la mail inviata ai responsabili della trasmissione di un vicino di casa  il giorno dopo la pubblicazione dell’identikit che affermava di aver riconosciuto nell’immagine due persone molto somiglianti,  padre e figlio, che abitano alla Spezia, già note  alle forze dell’ordine: uno dei due sarebbe stato da lui visto  la mattina del delitto in via Palvotrisia nei pressi dell’abitazione della Morchi.  E’ stato riproposto anche il riconoscimento di un altro  testimone  che  aveva dichiarato agli inquirenti di aver notato, mentre  la mattina del delitto si trovava in via Lunense a due  passi  da via Palvotrisia, un uomo giovane sui 30 35 anni, atletico alto con un capellino calato in testa in atteggiamento sospetto. Tempo fa una troupe di «Chi l’ha visto?»  ha mostrato  a quel testimone, non ripreso in volto,  nell’ufficio del  sindaco di Castelnuovo  Daniele Montebello, l’identikit ed ha affermato: «Si gli occhi sono questi, comunque assomiglia  tantissimo al 70, 80 per cento aveva un  capellino  un paio di pantaloni beige, aveva scarpe a punta e uno  strano sacco, quando mi ha visto ha  svoltato cercando di non farsi vedere».

Intanto il caso è riaperto dopo l’archiviazione provvisoria decisa dalla Procura della Repubblica della Spezia, anche se, a quanto sembra, gli investigatori dell’Arma del comando provinciale della Spezia non hanno mai smesso di indagare su una vicenda che anche per loro rappresenta una ferita aperta. Recentemente, come pubblicato dalla «Nazione» c’è stata la perquisione nell’abitazione delle due persone abitanti alla Spezia riconosciute attraverso l’identikit e le cui celle telefoniche sarebbe state intercentatte a Castelnuovo il giorno del delitto e su questo fronte gli accertamenti sembrano tutt’altro che conclusi.

I Carabinieri del comando provinciale avrebbero anche vagliato la posizione di altre 8 persone.  L’avvocato Francesco Cristiani del Foro di Napoli che assiste Marina Palma considera molto importanti le notizie che arrivano «potrebbero portare _ dice_ ad una svolta». Marina Palma che mai ha smesso di lottare, il 4 agosto scorso ha ricevuto dalla popolazione di Castelnuovo e dalle autorità una grande manifestazione di solidarietà in un’assemblea al centro sociale di Molicciara, vuole la verità sull’orribile morte della madre. «Non ci può rassegnare ad una vicenda così atroce senza sapere il perchè sia accaduta e soprattutto senza che il responsabile non sia assicurato alla giustizia»

C.G.